Nuove minacce alla professoressa Francesca Rescigno, la docente di Scienze politiche dell’Università di Bologna, che nelle scorse settimane aveva ricevuto una lettera con una zampa di animale nella buchetta della posta fuori dal suo ufficio dell’ateneo. Nei giorni scorsi, secondo quanto ha riferito lei stessa all’ANSA, la docente avrebbe ricevuto un’altra lettera minatoria questa volta all’indirizzo di casa.
“Il 7 luglio per posta è arrivata una busta con un messaggio dove qualcuno ha scritto che sa dove abito, sa dove va mia figlia minorenne quando è da sola e minaccia di farmi del male. L’ho consegnata alla Digos, ho fatta denuncia e ho informato l’Università”.
L’ultimo episodio segue di qualche settimana quello dello scorso 20 giugno quando la professoressa, molto attiva e impegnata per i diritti della comunità Lgtb, delle donne e degli animali, pensava fosse collegato anche alla partecipazione ad un concorso interno nell’ateneo bolognese. “Ritengo che questo gesto possa essere collegato al concorso per professore ordinario di Diritto pubblico comparato a cui ho partecipato – aveva detto nei giorni immediatamente successivi – i cui risultati sono arrivati qualche giorno fa. Il mio sospetto è che il mittente sia interno al dipartimento. Adesso chiederò di essere trasferita”.
Oggi la docente è tornata ad attaccare i vertici dell’Alma Mater. “Mi sarei inoltre aspettata – ha detto la professoressa Rescigno – che di fronte a minacce così ben mirate, ci fosse una risposta ben più decisa dalla governance dell’ateneo. Vorrei essere messa nelle condizioni di poter avere un ambiente di lavoro sicuro, qui c’è una incompatibilità ambientale che va risolta da chi comanda”.
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