Planet4, un motore di ricerca per aiutare le piccole e medie imprese. Maffei: “Possiamo contribuire alla trasformazione digitale delle PMI europee”

L’Università di Pisa coordina un progetto europeo per diffondere maggiormente l’utilizzo di AI, Internet of Things e Cloud Computing.

Il tema dell’aggiornamento tecnologico, si sa, è uno dei più importanti quando si parla di competitività delle imprese, specie quelle piccole se non micro. In Italia il problema è molto sentito e si è cercato di affrontarlo con i provvedimenti di sostegno di “Industria 4.0”, con un credito di imposta riconosciuto alle aziende che investivano in immobilizzazioni materiali, innovazione e tecnologie.

Oggi la situazione non è delle migliori, con una evidente difficoltà delle imprese di capire dove mettere le mani e a quali investimenti fare ricorso per tenere il proprio settore tecnologico al passo con i tempi.

E in questo non aiuta certamente la riduzione dei crediti di imposta in favore delle imprese, in una fase congiunturale caratterizzata da un’inflazione altissima e, soprattutto, da una stretta creditizia legata agli aumenti dei tassi di interesse. Un aiuto al mondo delle imprese (quelle manifatturiere), arriva da “Planet4” un progetto dell’università di Pisa, coordinato da Daniele Mazzei, professore associato del Dipartimento di Informatica e team leader del progetto.

Professor Mazzei ci può spiegare in cosa consiste “Planet4”?

“Guardi, le imprese sono portatrici di bisogni e fanno fatica ad individuare le tecnologie di cui necessitano per risolvere i loro problemi”.

Voi su cosa state lavorando? Come potete aiutarle?

“Grazie al progetto ‘Planet4’ e ai finanziamenti pubblici ottenuti, stiamo lavorando ad un motore di ricerca per l’industria 4.0 che permetterà alle imprese che lo utilizzeranno di trovare le soluzioni ai propri problemi, attingendo alle soluzioni che sono state già adottate da altre imprese su casistiche analoghe”.

 Non è già sufficiente navigare su Google?

“Il problema di Google è che tira fuori nei suoi risultati un po’ di tutto, incluse la pubblicità ed il marketing. I nostri collaboratori hanno letto migliaia di pagine e fatto una selezione di qualità che sarà il punto di forza di ‘Taxonomi explorer’, il motore di ricerca di ‘Planet4’. Grazie alle fonti accademiche ed aziendali mappate saremo in grado di mettere a disposizione delle imprese un’importante letteratura di riferimento. Ad oggi questa ‘tassonomia’ comprende già 32 sfide/bisogni aziendali e 147 tecnologie abilitanti”.

Qual è l’altro strumento messo a punto nel progetto?

“Si tratta del ‘Challenge & Solution Template’, si ispira al ‘Challenge-Based Learning’ di Apple, e consente una maggior personalizzazione delle soluzioni. Il template, infatti, guida l’impresa attraverso un percorso a tappe prestabilite che vanno dalla definizione della sfida e del contesto aziendale, fino ad arrivare all’individuazione delle soluzioni tecnologiche necessarie a raggiungere gli obiettivi di partenza nei tempi previsti, passando anche da una valutazione della fattibilità, sia tecnica che economico-manageriale, della soluzione da adottare”.

Il modello “Planet4”, secondo gli studiosi darà un contributo anche per l’attività di formazione che le Università sono e saranno chiamate a svolgere affinché la trasformazione digitale delle PMI europee possa avvenire in modo compiuto. Una formazione rivolta tanto ai propri studenti, ossia ai lavoratori del futuro, che dovranno necessariamente saper utilizzare le tecnologie 4.0, che al mondo delle imprese, affinché possano prendere le proprie decisioni con la necessaria consapevolezza.

Oltre all’Università di Pisa (Coordinatrice), fanno parte di Planet4 anche: Panepistemioypole Ioanninon (Grecia); Elecnor Sa (Spagna); Viesoji Istaiga Kauno Mokslo Ir Technologiju Parkas (Lituania); Zerynth SpA (Italia e spinoff di UniPi); Bobst Bielefeld Gmbh (Germania); Ohs Engineering Gmbh (Germania); Exquisite Srl (Romania); Universitat Ramon Llull Fundacio (Spagna); Politechnika Rzeszowska Im Ignacego Lukasiewicza Prz (Polonia); Valuedo Srl (Italia). 

Lanciato il 1° novembre 2020, il progetto sarà presentato a Pisa il 2 ottobre e si concluderà il 31 ottobre 2023.

Mariano Berriola

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