Irene Battisti, la ventinovenne tregnaghese che ha costruito il microscopio più stabile al mondo in grado di scansionare immagini di atomi a una definizione finora mai vista, è stata premiata dalla Facoltà di Scienze dell’università olandese di Leiden (la più antica dei Paesi Bassi) come Discoverer of the Year 2019.
In occasione dell’apertura dell’anno accademico ha ricevuto la notizia e il riconoscimento dalle mani del rettore magnifico Carel Stolker, che è docente di Diritto privato nella stessa università.
Irene, laureata in Fisica a Padova, era arrivata in Olanda con il progetto Erasmus e aveva scelto di ritornarci nel 2015 per il suo dottorato, che ha concluso brillantemente lo scorso maggio costruendo in due anni e mezzo il microscopio per il quale è stata candidata dal Dipartimento di Fisica all’assegnazione del premio.
Se la doveva vedere con otto candidati, tutti di altissimo livello e cinque di loro già docenti all’interno della stessa università. Battisti ha superato la concorrenza proprio sul filo di lana, come comunica lei stessa in un messaggio appena ricevuto il premio: «Grazie alla votazione on line con i voti arrivati dall’Italia il giorno dell’Epifania, data della pubblicazione dell’articolo su L’Arena, sono riuscita a vincere e a superare in serata il candidato che era primo in classifica».
l’arena
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