Circa 150 ragazze hanno protestato perché temono che, intitolando la scuola alla ragazza ferita dai talebani perché lottava per il diritto allo studio delle donne, l’istituto diventi bersagli di rappresaglie
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Un gruppo di studentesse pachistane ha manifestato contro l’intitolazione della loro scuola a Malala Yousafzai, la ragazza che lottava per il diritto allo studio femminile e che il 9 ottobre rimase ferita gravemente da un gruppo di talebani, che hanno poi rivendicato l’attentato identificando Malala come «il simbolo degli infedeli e dell’oscenità».
Circa 150 studentesse della scuola, chiamata prima “Government College for Girls” e ora rinominata “Malala College for Girls”, hanno paura che l’istituto e chi lo frequenta possa diventare un obiettivo diguerriglia e quindi hanno boicottato le lezioni e protestato strappando la foto di Malala, accusata tra l’altro di aver lasciato il Pakistan per andare a curarsi in Gran Bretagna.
Le studentesse hanno chiesto inoltre al presidente del Pakistan di rimuovere la targa con il nuovo nome della scuola, per non provocare l’ira dei talebani.