Padova, 2.400 studenti senza borsa di studio da idonei. Udu: “Regione assicuri diritto allo studio”

A rischio anche 200 student internazionali in barba alla tanto decantata internazionalizzazione degli atenei italiani

Oltre 2.400 gli studenti dell’Università di Padova rimasti senza borsa di studio puer evendono diritto, lo certifica la graduatoria definitiva delle borse di studio per l’anno accademico 2022/2023. Sono i cosidetti idonei non beneficiari, cioè coloro che avrebbero diritto alla borsa di studio ma non la riceveranno perchè la Regione non ha stanziato abbastanza fondi per coprire tutti gli studenti che vi posssono accedere. La denuncia è partita dall’Unione degli Universitari di Padova.

“Non accetteremo questo grave passo indietro sul diritto allo studio: l’università non può e non deve essere accessibile solo per chi ha le risorse economiche per permettersela – spiega Domenico Amico, senatore accademico e coordinatore di Studenti Per Udu Padova -. Per molti studenti non avere la borsa equivale a lasciare gli studi, come stanno facendo già tanti studenti in altre città. Le immatricolazioni sono calate per la prima volta dopo anni in Italia, perché c’è chiaramente un problema di diritto allo studio. Solo strumenti di sostegno alla comunità studentesca possono garantire che l’università sia appannaggio di tutte e tutti, indipendentemente dal loro reddito. Non siamo disposti ad aspettare oltre: l’assessora Donazzan deve prendersi le sue responsabilità e garantire abbastanza fondi sul diritto allo studio per coprire le borse di tutti gli idonei. Siamo pronti a mobilitarci, anche in vista del 17 novembre, la Giornata nazionale degli studenti: ci troveranno pronti”.

Anche gli internazionali senza borsa

Circa 200 studenti internazionali extra UE e 2.200 studenti italiani ed internazionali UE al primo anno vedranno disatteso il loro diritto a ricevere la borsa di studio, per lo meno in prima assegnazione: “Siamo rimasti senza parole non appena appresi questi dati, la condizione studentesca non è mai stata così precaria in questa città – afferma Francesca Pollero, rappresentante degli studenti in ESU -. Per la prima volta dopo tanti anni viene a mancare un’importante garanzia di diritto allo studio e ad essere ignorati sono gli studenti più in difficoltà. Dal 2018 Unipd infatti, grazie alle nostre richieste, copriva il costo delle borse di studio al posto della Regione, ma, con l’aumento degli importi e dei beneficiari grazie al Pnrr, la misura è diventata insostenibile per l’Ateneo. In questo periodo uno studente a Padova non ha certezze sulla borsa di studio, non ha posto in mensa per mangiare e nemmeno per dormire. Noi studenti non possiamo accettarlo e pretenderemo delle risposte dall’ente competente. Ci chiediamo cosa stia facendo l’assessora Donazzan mentre assistiamo al fallimento di una politica lontana dall’Università e dagli studenti, che però sono parte integrante del tessuto sociale della Regione Veneto, con tre dei più importanti Atenei italiani. Non c’è più tempo: vogliamo investimenti sul diritto allo studio”.

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