Ok del Governo alla riforma del voto in condotta. La premier Meloni: “Così rafforziamo l’autorevolezza dei docenti”

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma voluta dal ministro Valditara in chiave anti bulli. Cambiano anche le regole per le sospensioni: per quelle inferiori a 2 giorni si dovrà stare di più a scuola.

Il governo ha dato il via libera al disegno di legge che stabilisce nuove regole per la valutazione del comportamento degli studenti a scuola. Il voto in condotta avrà più importanza nella valutazione complessiva di uno studente, verrà ripristinato alle medie e inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato.

Con la riforma si stabilisce poi che l’assegnazione del 5, e quindi la conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto. L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico, nelle scuole superiori, in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica sui valori costituzionali e i valori di cittadinanza.

Quanto alla sospensione, fino a 2 giorni non prevedrà l’allontanamento dalla scuola ma al contrario le lezioni in classe, più impegno e più studio. Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, attività che potrà proseguire se lo stabilirà il consiglio di classe.

“Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo l’autorevolezza dei docenti. È anche questa una svolta molto attesa dalla società italiana” è stato il commento della premier Giorgia Meloni.   

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