Non è tutto agevolazione quello che luccica: prima casa ai giovani con ostacoli

Una serie di errori e incongruenze nel decreto sostegni rischia di rendere meno conveniente l’agevolazione ma anche di causare qualche effetto paradossale

Una serie di errori e incongruenze nel decreto sostegni rischia di rendere meno conveniente l’agevolazione ma anche di causare qualche effetto paradossale

L’obiettivo è nobilissimo ed utilissimo: sgravare l’acquisto della casa per i giovani, permettendo alle nuove generazioni di guardare avanti e al mercato immobiliare di avere una scossa positiva. Ma nel Decreto Sostegni la fretta è stata cattiva consigliera, e la volontà del Governo rischia di presentare numerosi problemi in fase di applicazione.

GLI ERRRORI

Sette errori sono quelli che conta il Sole 24 ore nella normativa che prevede, nelle compravendita non imponibili a Iva, l’azzeramento delle imposte di registro catastali, ipotecarie e catastali per gli under 36. Si tratta di solito di operazioni tra privati. Mentre per le operazioni imponibili a Iva, per esempio l’acquisto da azienda che costruisce o ristruttura, il giovane acquirente pagherà l’Iva al venditore ma potrà usufruire di un credito di imposta equivalente.

CONTRADDIZIONI

Quali sono allora i punti dolenti? Intanto l’Isee sotto ai 40 mila euro. Condizione necessaria per gli acquisti sottoposti a imposta di registro ma non a Iva. In questo secondo caso dunque si favoriscono nettamente anche giovani con maggiori possibilità economiche.

L’ETA’

Andando avanti, si nota per esempio la mancata abolizione dell’imposta di bollo e delle tasse catastali, 320 euro per ogni atto per il quale non si paghi l’imposta di registro. Ancora: se uno degli acquirenti ha più di 36 anni, l’agevolazione si applica solo alla sua parte di immobile. Con un effetto che rende sconveniente la richiesta dell’agevolazione stessa. Attenzione anche al compimento dell’età: non bisogna aver compiuto i 36 anni nell’anno in cui si rogita. Perciò chi stipula nel 2021 deve compiere i 36 anni dal primo gennaio 2022.

MANCATE DETASSAZIONI

Fra le altre incongruenze la mancata detassazione del preliminare, la cancellazione del credito d’imposta per il riacquisto e la previsione per le sole prime case, senza menzionare le pertinenze, cioè cantine, garage ecc

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