“28 gennaio: no ai ricatti si al futuro” è l’ultimo grido di battaglia degli studenti partenopei. Una grossa manifestazione a Pomigliano D’Arco che venerdì mattina coinvolgerà studenti e lavoratori della regione a protestare contro quella che, a parere degli organizzatori, è una “democrazia optional”.
Promotori dell’iniziativa sono i ragazzi di Link e dell’Unione degli Studenti che stanno cercando di convogliare quanti più studenti possibile. Francesco Giampietro dell’UDS ci ha spiegato: “Siamo ancora in fase organizzativa ma la cosa che ci riesce difficile è proprio cercare di attirare i ragazzi. Molti sono così disinformati che non percepiscono il violento attacco alla democrazia che il Ddl Gelmini ha fatto”.
Non si parlerà solo di Ddl, i ragazzi delle associazioni infatti si sentono molto vicino agli operai di Mirafiori “perché – ha dichiarato Francesco – noi giovani siamo proiettati al mondo del lavoro. Se attaccano l’istruzione, poi attaccano il lavoro come possiamo pensare di andare avanti?”. Nonostante le numerose assemblee svolte per sensibilizzare quelli “più a digiuno”, Francesco e gli altri di Link e UDS non hanno intenzione di fermarsi “anzi, scendiamo nelle piazze proprio perché vogliamo raccontare a tutti i cittadini quello che dall’alto stanno facendo alla democrazia, ai nostri diritti” ha affermato.
Gli studenti sono a un bivio. Francesco ci ha raccontato che i ragazzi si trovano davanti due strade: quella dell’indifferenza e quella dei perché. “Quelli che non ci ignorano ci chiedono perché dovrebbero partecipare, cosa hanno a che fare con i lavoratori, perché scendere in piazza tutti assieme se apparteniamo a categorie distinte. Anche se è banale, l’unione fa la forza ed è questo che cerchiamo di trasmettere a chi pone delle domande” ha spiegato.