Allagato il cantiere della metropolitana di Napoli. E’ quanto fa sapere il dirigente del Commissariato di polizia di San Ferdinando, Gaetano Annunziata, che, con i suoi agenti, e’ stato tra i primi ad arrivare sul luogo del crollo del palazzo a Napoli, portando in salvo una donna anziana residente all’ultimo piano dell’edificio.
Al momento sono in corso le verifiche tecniche dei periti nominati dalla Procura mentre la Scientifica sta svolgendo i rilievi. Il cantiere e’ attualmente chiuso e tra le ipotesi dell’allagamento una falla della falda acquifera sottostante che potrebbe aver causato lo smottamento del terreno sul quale poggia il palazzo.
I due palazzi a destra e a sinistra dell’edificio interessato dal crollo sono stati sgomberati per ragioni di sicurezza e sono circa un centinaio le persone che non possono entrare nelle loro abitazioni.Sono appena iniziati sulla Riviera di Chiaia, a Napoli, al civico 81 e al civico 72, – dove stamattina e’ crollata una parte di un edificio – i lavori per interrompere la fornitura di gas verso il palazzo crollato. L’interruzione riguardera’ solo l’edificio dove e’ avvenuto il crollo e non quelli precedenti e successivi.
Continuano al momento i lavori di rimozione delle macerie con l’utilizzo di una pala meccanica e una miniruspa. I vigili del fuoco e le unita’ cinofile, hanno utilizzato anche un geofono per rilevare un eventuale di persone sotto le macerie.
IL CROLLO
Un palazzo è questa mattina alla Riviera di Chiaia, all’altezza di via Arco Mirelli. Sotto le macerie potrebbero esserci dei dispersi. Si spostano le auto a mano per consentire l’intervento dei vigili.
I vigili e le forze dell’ordine sono immediatamente intervenuti per far allontanare i curiosi e soccorrere i feriti. Sul posto è al lavoro un mezzo che sta cercando di spostare le macerie.
Il crollo ha riguardato l’area che comprende 6 finestre-balconi del I e II piano del palazzo al civico 72 (et non 80 come riferito erroneamente in precedenza, ndr.) della Riviera di Chiaia.
I vigili urbani stanno scavando tra le macerie, ma al momento non sembrano esserci nè vittime nè feriti. Lo stabile, però, che non era in condizioni critiche ed è stato sgomberato, ospita prevalentemente uffici. L’edificio, inoltre, è a pochi passi da un cantiere dei lavori per la metropolitana di Napoli. I pompieri lavorano con precauzione per il timore di altri crolli.
Alle 10,35 un secondo crollo di un’altra porzione del palazzo. Panico tra i presenti.
E’ davvero impressionante osservare come si sia sgretolata l’intera ala del palazzo. I vigili del fuoco sono al lavoro con una gru per monitorare i danni, ma c’è molto caos intorno al luogo dell’accaduto. La folla ostacola il passaggio dei mezzi.
Sul tetto del palazzo spunta una piscina, proprio in corrispondenza dell’ala crollata.
Sembra tornata la calma tra i presenti. Si è riusciti a creare, infatti, un cordone intorno al luogo dell’accaduto. Si continua a scavare, ma ora c’è più collaborazione.
Sul posto è giunto anche il sindaco Luigi De Magistris.
LA TESTIMONIANZA
‘Ero nel palazzo quando il palazzo e’ crollato”. Diego Fernandes e’ un commercialista che lavora al secondo piano dell’edificio crollato a Napoli.
”Il Palazzo ha cominciato a tremare e siamo usciti utilizzando le scale – dice – perche’ non erano crollate”. Fernandes racconta che i suoi colleghi si erano preoccupati per forti rumori che avevano sentito gia’ dalle 8 della mattina.
”I miei colleghi hanno pensato a un terremoto – afferma – E’ andata via l’elettricita’, abbiamo sentito una forte puzza di gas e solo perche’ non c’era corrente non si sono verificate esplosioni”.
Secondo le prime notizie sarebbero tutti salvi: la palazzina era stata evacuata pochi istanti prima che il crollo si verificasse.