Milano, la Statale inaugura “StaiSano! Obiettivo 100 anni”

Bertolaso: “Prevenzione parta dai giovani”

Diffondere stili di vita sani tra le nuove generazioni attraverso attività interattive, laboratori, incontri e una corsa per celebrare, insieme alla città di Milano, la storia e le competenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale, portandole fuori dalle aule e dai laboratori.

Stiamo parlando di “Stai sano: obiettivo 100 anni”, il progetto ideato e promosso dagli otto dipartimenti dell’area medico-chirurgica, in collaborazione con la Scuola di Scienze Motorie, nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della fondazione della Statale e che sarà presentato, con il suo articolato palinsesto, il 7 marzo presso la Sala di rappresentanza di via Festa del Perdono 7, alla presenza del rettore Elio Franzini, dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, e dell’assessora alla Sport del Comune di Milano, Martina Riva. Partecipano inoltre Claudia Dellavia, delegata del presidente del Comitato di direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia alla Terza Missione, Gaia Pellegrini e Maurizio Gallieni, coordinatori del Progetto “Stai sano: obiettivo 100 anni”, e Antonio La Torre, delegato per lo Sport universitario della Statale. Le conclusioni sono state affidate ad Aldo Bruno Giannì, presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Bertolaso: “Le istituzioni si impegnino di più sulla prevenzione a partire dai giovani”

“La prevenzione assume un ruolo prioritario ed essenziale soprattutto alla luce delle prospettive demografiche del nostro Paese. Credo che chi governa, a tutti i livelli, abbia la responsabilità di guardare lontano e in prospettiva sulla base dei dati scientifici. Nel prossimo futuro abbiamo la certezza che avremo un’aspettativa di vita sempre più lunga ma non abbiamo la sicurezza di poter vivere nello stato di completo benessere che tutti vorremmo avere. L’obiettivo, quindi, dev’essere non solo di celebrare il centenario, ma di farlo in buona salute e per questo motivo tutte le istituzioni devono impegnarsi, proprio come sta facendo l’Università Statale, sulla promozione della prevenzione, soprattutto a partire dai più giovani”, ha commentato Guido Bertolaso.

“Salute, alimentazione e benessere fisico vanno di pari passo nella definizione di quei corretti stili di vita al centro del progetto ‘Stai Sano! Obiettivo 100 anni” – ha commentato Martina Riva, Assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milanoin un messaggio pervenuto in occasione della presentazione.  “L’Italia è al primo posto tra i Paesi OCSE per sedentarietà tra i bambini. Inoltre, con la pandemia circa il 25-35% dei ragazzi, a seconda delle età, ha smesso di praticare sport. Questa è una grande perdita per i giovani e per tutta la società, perché l’abbandono dello sport comporta spesso l’acuirsi di problemi di salute e di difficoltà emotive, psicologiche, relazionali e sociali che hanno ricadute sulle vite personali e comunitarie dei ragazzi. Ecco perché è importante che le istituzioni si interroghino su come educare le giovani generazioni e le aiutino ad assumere comportamenti e abitudini sane. Le azioni e le iniziative che la Statale mette in campo con ‘Stai Sano!’ vanno sicuramente nella giusta direzione”.

“Il progetto StaiSano! Obiettivo 100 anni, ha una grande importanza in quanto permette di valorizzare la storia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano attraverso una serie di azioni che danno concreta dimostrazione del profondo legame con la Città di Milano, allo scopo di rendere ancora più chiaro quale sia il peso e l’importanza che le discipline mediche rivestono per la salute dei cittadini”, ha concluso Aldo Bruno Giannì.

Il progetto, raccontato anche attraverso un sito (online dal 7 marzo), si svolgerà nell’arco del 2024 e si articolerà in un ricco programma di iniziative tutte focalizzate sulla diffusione di una cultura del benessere fisico e mentale principalmente tra coloro che abbiano un’età compresa tra i 7 e i 25 anni e tra le famiglie più fragili.

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