Il messaggio di Renzi alla scuola: "Da oggi fase due, facciamo ripartire l'Italia"

governo di matteo renzi
Da oggi comincia la fase due. E’ questo il messaggio lanciato da Matteo Renzi al mondo della scuola italiana, in un video rivolto a tutto gli studenti, insegnanti, professori, presidi e personale che domani riprende regolarmente le lezioni. “Quello che abbiamo fatto in questi mesi è incredibile – sottolinea il premier. Siamo di fronte alla prima, vera, riforma del basso del Paese. Se riparte la scuola riparte l’Italia”.

Quello che abbiamo fatto ha qualcosa di incredibile: la campagna di ascolto su La Buona Scuola è stata giudicata dalle istituzioni europee come la più grande a livello continentale. Centinaia di migliaia di persone ci hanno detto la loro: ci hanno anche insultato, dato suggerimenti e consigli: per la prima volta, e non c’è dubbio su questo, la riforma della scuola la stanno facendo gli italiani, e non viene dalle stanze del Ministero. La riforma della scuola la stanno facendo le professoresse, che vedono finalmente riconosciuto il proprio ruolo, i ragazzi, i presidi, le famiglie, gli operatori. Insomma, la riforma della scuola non la fa un politico che passa di lì, ma la fanno gli italiani stessa”.
“Da qui al 28 febbraio scriveremo i testi di legge sui punti che ci eravamo prefissati: dall’investimento sulle nuove materie all’assunzione dei migliaia di insegnanti precari. C’è bisogno di prenderci un impegno reciproco – dice Renzi agli studenti – guardiamoci negli occhi e riconosciamo che questa è la vera riforma. Se riparte la scuola riparte il Paese intero. Ci stiamo lavorando, ci stiamo investendo mettendo tanti soldi: questa riforma rappresenta l’idea che l’Italia torni ad essere se stessa, investendo sul capitale umano e sul futuro. Continuate a seguirci e a inviarci i vostri consigli e riferimenti. Da oggi comincia la fase due”.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Università, arriva il Programma Montalcini: "Assunzioni agevolate contro la fuga di cervelli"

Next Article

LINK e ADI contro i nuovo decreto punti organico: "Troppa disparità tra gli Atenei, occorre cambiamento"

Related Posts