Medici specializzandi, il Consiglio di Stato blocca le assegnazioni. Manfredi si scusa per il ritardo del concorso 2020

Medici specializzandi, il Consiglio di Stato blocca le assegnazioni. Manfredi si scusa per il ritardo del concorso 2020

Sono oltre 14mila i medici specializzandi che dovranno ancora attendere almeno la metà di dicembre prima della loro assegnazione alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno accademico 2019/2020. Il ministero dell’Università infatti ha comunicato che il Consiglio di Stato, in merito ai ricorsi di taluni candidati, ha imposto il rinvio della procedura in corso. Quindi l’assegnazione dei candidati alle scuole, prevista per il 3 dicembre, è rinviata alla “camera di consiglio del 15 dicembre 2020“. Gli aspiranti medici nella giornata di ieri hanno espresso il loro scontento con una protesta davanti la sede del Ministero in viale Trastevere.

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha riconosciuto il disagio dei futuri specializzandi ai quali ha inviato un messaggio di rassicurazione e di scuse per il protrarsi dei tempi di assegnazione. “La necessità di intraprendere tale strada non avrà alcun impatto sul percorso formativo degli specializzandi, come già condiviso dal ministro Manfredi con gli atenei, essendo volta a tutelare le loro prerogative, ancor di più in questo particolare momento storico” assicura il ministro. Uno slittamento che costringe i futuri medici a rinviare l’inizio del loro percorso di formazione, nel momento in cui il Paese sta fronteggiando la seconda ondata dell’epidemia e soffre la carenza di medici ed operatori sanitari. 

“Oltre al danno la beffa – afferma Marco Campagna dell’Udu (Unione degli universitari) -. Non bastava il problema dei “camici grigi” (ricordiamolo il gap di borse assegnate rispetto al numero totale degli aspiranti di circa 10mila unità nonostante il Ministero le abbia incrementate di ben 5mila unità nell’ultimo anno Ndr.), ora dobbiamo fare i conti con uno ritardo che potevamo evitare”. Già in ottobre una sentenza aveva riammesso i corsisti di Medicina generale esclusi dal bando se non avessero concluso il proprio corso di formazione. “Avevamo inviato una diffida al Ministero proponendo di assegnare in esubero questi ricorrenti a fronte di tantissimi ricorsi che sarebbero potuti arrivare”. Qualche giorno fa, poi, lo stop del Consigli di Stato, che con decreto presidenziale n.6948/2020, pubblicato il 2 dicembre, ha accolto l’appello cautelare proposto dal MIUR verso i ricorsi di taluni candidati (circa 150) in relazione ad un quesito del concorso.

“Gli specializzandi chiedono di poter concludere il proprio percorso, nulla di più – afferma Campagna -. Bisogna che si faccia un gesto di coraggio e si usino le risorse del Recovery Fund per eliminare anche il vergognoso limbo di chi non ha accesso alle borse di specializzazione, anche per dare respiro agli ospedali sotto pressione della pandemia da Covid-19″.

Marco Vesperini

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