Maturità, niente scritti ma ritorna la tesina: ecco cosa cambia

Voto finale al 60 per cento dipenderà dai giudizi del triennio e il 40 per cento dall’orale della maturità

Maxi orale (come nella maturità 2020) ma con in più una tesina preparata in precedenza ma discussa al momento. Sembra segnata la strada della maturità 2021, ma non è affatto detto che non ci saranno altre sorprese. Siamo sempre nel campo delle ipotesi, non dell’ufficialità. Ecco come potrebbe svolgersi a giugno e luglio l’ultimo atto della carriera scolastica di circa mezzo milione di studenti.

l ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato con la presidente dell’Istituto Invalsi, Anna Maria Ajello, e ha già avuto colloqui con Max Bruschi, il capo Diparti- mento che ha fin qui seguito l’Esame di Stato. Conclusioni? Si va avanti senza scritti, a quanto pare. 

L’ex ministra Lucia Azzolina aveva quasi completato l’ordinanza per la maturità 2021, ma come dice lei stessa oggi in una lunga intervista a Repubblica “l’ho fermata per senso di responsabilità istituzionale. Abbiamo sentito i docenti, gli studenti, le famiglie, i sindacati. Tutti volevano, come l’anno scorso, un esame orale con commissione interna. A cui avevo aggiunto una piccola cosa: che i ragazzi potessero preparare un progetto su come hanno vissuto quest’anno difficile, cos’hanno imparato, cos’ha cambiato nelle loro vite”.

Non ci saranno né il mitico tema , la prima prova (Italiano) né la seconda (Matematica, Greco, seguendo l’indirizzo dell’istituto). Però il ministro Bianchi preferirebbe inserire qualcosa oltre alla prova orale, e quindi si potrebbe ragionevolmente optare per  la reintroduzione della tesina multidisciplinare, “più strutturata e accurata sia del testo immesso all’ultimo momento l’anno scorso”, ma anche diversa dall’ipotesi formulata un mese fa (lavoro scritto guidato solo dalle materie curricolari).

Anche l’Alternanza scuola lavoro (oggi Pcto) potrebbe essere un argomento dell’orale. Non ci sarà quest’anno una ammissione generalizzata, come ci fu un anno fa, quando tutti gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori furono ammessi all’esame di Stato. Bisognerà avere la media dei voti sufficiente. La percentuale di promossi alla maturità in ogni caso è rimasta sempre altissima negli ultimi anno, a prescindere dall’emergenza Covid: sopra il 99 per cento sia nel 2019 sia nel 2020.  E per quel che riguarda le commissioni e i voti? Si procede con presidente esterno e membri interni. Il voto finale, a meno di improbabioli ulteriori novità, per il 60 per cento dipenderà dai giudizi del triennio e il 40 per cento dall’orale della maturità 2021. Nei prossimi giorni il tutto dovrebbe essere, finalmente, ufficializzato.

C’è chi non ci sta a privarsi degli scritti. “Poter fare almeno uno scritto è importante – ha spiegato nei giorni scorsi l’ex sottosegretario Toccafondi -. La richiesta che faremo al neo ministro è quella di tutelare tutti i protagonisti della maturità ma anche di cercare di fare il possibile per fare un esame che abbia almeno uno scritto perché far parlare i ragazzi anche di questa situazione non semplice in una forma scritta è un bel passaggio educativo”.

Leggi anche:

https://corriereuniv.it/2021/02/il-neo-ministro-bianchi-presto-per-parlare-di-recupero-a-giugno-ora-maturita-e-rientro-a-scuola/
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