Maturità, "dote" rimandata

study.jpgI voti del triennio insieme a quello della maturità conteranno per l’iscrizione all’università a partire dall’anno accademico 2010/2011. La “dote” che assegnava 25 punti agli studenti che avevano conseguito risultati brillanti in uscita dalle superiori, decisa dagli ex ministri del governo Prodi, Fioroni (Istruzione) e Mussi (Università), slitta ancora di un anno.

La prima volta la novità è stata rimandata dal governo lo scorso anno, a giugno, con il decreto legge 97. E questa volta sarà non solo posticipata, ma anche modificata: il bottino che gli studenti potranno far valere al momento di accesso all’università sarà non più di 25 punti, come aveva previsto il precedente governo, ma di 10.

È tutto scritto in nel decreto mille proroghe, convertito in legge lo scorso febbraio e che per molti è passato in sordina. In base alle nuove disposizioni, nei corsi ad accesso programmato, il punteggio massimo ottenibile ai test sarà di 100 punti, non più 105. Di questi, 90 (non più 80) dipenderanno dal risultato conseguito all’esame di ammissione. Dieci punti (non più 25) saranno assegnati “agli studenti che abbiano conseguito risultati scolastici di particolare valore” durante l’ultimo triennio e all’esame di Stato. Niente punteggio in più per chi ottiene la lode: il governo ha abrogato questa parte.

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