L’ennesima inversione di rotta: torna il Bonus Maturità. Ecco tutte le possibilità per gli studenti

bonus maturità

Battaglia vinta, emendamento approvato in Commissione Cultura. Signori e signore, è tornato il bonus maturità. Dopo le innumerevoli polemiche ecco l’ennesimo colpo di scena: il punteggio extra da 1 a 10 punti che va ad aggiungersi al risultato ottenuto nei test sarà nuovamente ricalcolato.

A “festeggiare” sono ora più di 2 mila studenti, che avranno la possibilità di iscriversi al Dipartimento preferito e – in più – il lusso di portarsi dietro il bonus anche per  l’anno prossimo. La decisione, approvata con una votazione bipartisan all’emendamento dell’art. 20 del Decreto Scuola, parla di “criteri di giustizia”: eppure si viene a creare immediatamente un caos coi numeri. Chi è riuscito a passare con l’abolizione del bonus, infatti, non perderà il suo posto.

Regole cambiate in corso d’opera, approvazioni, passi avanti e marce indietro. La situazione non è ancora molto chiara: l’emendamento deve ancora essere approvato in Aula. Fonti parlamentari parlano di una decisione “una tantum”, che varrà solo per questo caso particolare, ma le polemiche non accennano a placarsi. “Mi sono appena dimesso da relatore del decreto scuola. Questo atto è dovuto solo ed esclusivamente alla mia coscienza politica. Non posso più accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse – ha commentato Giancarlo Galan, membro Pdl in Commissione Cultura. “Ma siamo riusciti a vincere la nostra battaglia, tutelando tutti gli studenti”.

 “E’ la soluzione più equa – ne è convinto anche il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Maria Chiara Carrozza – che non comporterà sacrifici da parte di nessuno. Chi è già stato ammesso non verrà scavalcato dai candidati con il bonus”. Il ministero, comunque, non è ancora in grado di fornire il numero esatto degli studenti riammessi: alcuni, alla notizia della cancellazione del bonus, non hanno più comunicato il proprio voto di maturità. Altri preferiscono giocarsi la carta direttamente per l’anno prossimo.

Il testo mira a tutelare quegli studenti che grazie ai punti bonus sarebbero riusciti ad entrare, ma che a causa dell’abolizione dello stesso sono stati tagliati fuori. Ecco quindi tutte le situazioni:

– Si possono iscrivere in soprannumero nell’a.a. 2013/2014 tutti quelli che nelle graduatorie nazionali per l’accesso a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura sarebbero riusciti a classificarsi in posizione utile per l’immatricolazione sommando al risultato del test anche i punti derivanti dal bonus Maturità. Tuttavia di avrà diritto di iscriversi nella sede in cui si sarebbe risultati assegnati se il bonus fosse stato considerato ma senza considerare scorrimenti e rinunce successive.

– Quelli che quest’anno hanno deciso di immatricolarsi in un altro corso di laurea oppure di fare altro, possono anche decidere di immatricolarsi il prossimo anno (a.a. 2014-2015) all’ateneo spettante di diritto. Sempre in soprannumero, quindi non sottraendo posti alle aspiranti matricole. Inoltre potranno iscriversi al primo o al secondo anno di corso, in base ai crediti formativi universitari eventualmente maturati quest’anno e che verranno riconosciuti per quanto riguarda gli esami in comune col piano di studi del corso.

– Chi invece quest’anno si è immatricolato nel corso di laurea a numero chiuso ma a causa dell’abolizione del Bonus Maturità ha dovuto scegliere una sede universitaria diversa da quella a cui avrebbe avuto diritto, il prossimo anno possono trasferirsi nella sede spettante con il pieno riconoscimento degli esami già sostenuti. Contestualmente l’emendamento riapre le procedure di inserimento del voto di Maturità sul sito ministeriale dedicato all’accesso programmato, per tutti coloro che hanno preso un punteggio al test superiore al minimo di 20 punti.

Non sono mancati i commenti da parte delle associazioni universitarie. Da una parte l’Udu, che considera l’emendamento solo un palliativo, e spinge addirittura verso un ricorso di massa. Dall’altra Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link – Coordinamento Universitario, che spinge verso la sospensione definitiva e immediata del numero chiuso.

Raffaele Nappi

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