Lecce, il Comune dice no all'Università islamica

“La proposta non ci interessa”. Non ci sarà nessuna università islamica a Lecce. Il Comune, ieri, ha bocciato la proposta dell’imprenditore italiano (convertitosi all’islam) Giampiero Khaled Paladini. L’assessore all’Urbanistica, Severo Martini, ha ribadito un secco no.

“Andremo avanti” – ha commentato subito Paladini, che da tempo si era reso protagonista della “prima università italiana per lo studio e la promulgazione della cultura islamica”. L’imprenditore pugliese non si scoraggia: “Ce lo aspettavamo. Andremo avanti. Tra un paio di settimane presenteremo la Fondazione e il Progetto. Se saranno idonei e corretti non c’è motivo per cui non debbano essere approvati”.

Il progetto contiene al suo interno Facoltà come Lettere e Filosofia, Teologia, e anche una sede: l’ex manifattura tabacchi di Lecce, un complesso industriale abbandonato dagli anni ’80. Ma la trattativa con la società proprietaria dell’immobile non è andata a buon fine.

A non convincere il Comune sono i non precisati “finanziatori mediorientali”. L’imprenditore Paladini, invece, si dice convinto più che mai che il progetto sia “indispensabile”. “Sarà un luogo aperto a tutti” – assicura nelle interviste. E, intanto, prepara le carte per farsi accreditare dal Ministero dell’Istruzione.

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