Lavoro, Giovannini: “Non condannare il sud alla marginalità”

giovannini e lavoro

Lavoro al sud. ”La disoccupazione al Sud e’ alta, di lunga durata, e c’e’ un fenomeno gravissimo di poverta’ minorile. Basti pensare che il 12% dei giovani italiani lascia ancora la scuola prima della fine dell’obbligo, mentre gli stranieri sono il 44%. Non possiamo permettere di condannare queste persone alla marginalita’ o, peggio, renderle preda della criminalita”’.

Lo dice in un’intervista alla Stampa Enrico Giovannini, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, commentando il decreto sul lavoro appena approvato. ”In teoria si potrebbe sempre fare di piu’ – aggiunge, – ma il provvedimento tiene conto dei vincoli di bilancio ed e’ finalizzato a ridurre la disoccupazione e a ridurre la perdita di capitale umano dovuta alla crisi”.

Lo sgravio per le assunzioni, sottolinea, ”obbliga l’impresa ad aumentare l’occupazione: l’imprenditore deve assumere a tempo indeterminato dall’esterno, oppure, se vuole convertire a tempo indeterminato un contratto a termine, deve comunque assumere un’altra persona a tempo determinato. Inoltre, rispetto al passato c’e’ la possibilita’ di fare controlli severi sull’uso corretto degli sgravi”. Giovannini afferma che ”il modello dell’apprendistato e’ uno scambio equo fra abbattimento dei costi per l’impresa e contenuti formativi per il lavoratore. Ma per farlo funzionare occorre che funzioni il sistema della formazione gestito dalle Regioni”. A questo proposito ”mancano standard nazionali”, ecco perche’ ”entro il 30 settembre” la conferenza Stato-Regioni dovra’ definire ”una proposta organica per il superamento delle varie problematiche”. (

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