Laurea, gli stipendi più alti arrivano dagli atenei privati e dai percorsi scientifici: ecco quali sono

Secondo quanto rileva l’University Report 2023, elaborato dall’Osservatorio Job Pricing, alle università private è associato un salario più alto del 4% rispetto alle pubbliche, mentre arriva al 10% in più quello di coloro che escono dai politecnici

Prendere una laurea è decisamente un buon investimento a condizione di indirizzare la propria scelta sugli studi e sugli atenei giusti: scegliere livelli più alti di istruzione consente non solo un accesso più facile al mercato del lavoro ma anche carriere migliori. Secondo quanto riporta l’University Report 2023, elaborato dall’Osservatorio Job Pricing, alle università private è associato un salario più alto del 4% rispetto alle pubbliche, mentre i salari più alti in assoluto sono pagati a coloro che hanno conseguito un titolo di studio presso un politecnicoil 10% in media più alto.

La classifica

Se prendiamo ad esempio i laureati nella classe 25-34 anni, è evidente come la RAL più alta la registrino coloro che hanno frequentato università come la Bocconi di Milano (35.297 euro)il Politecnico di Milano (34.315 euro), il Politecnico di Torino (33.244 euro) e la Guido Carli di Roma (33.044 euro). In fondo alla lista sono invece presente atenei come quello pubblico di Perugia (29.868 euro) e Cagliari (28.946 euro). A dominare anche nella classifica delle RAL tra i 35-44 anni c’è la Bocconi (44200 euro) seguita dall’Università di Brescia (43500 euro); dal Politecnico di Milano (43mila); dal Politecnico di Torino (41900 euro) e dall’Università del Sacro Cuore (40600 euro).

Lo stesso vale anche per le RAL dei laureati tra i 45 e i 54 anni: in testa sempre la Bocconi (57000 euro) seguita dalla Cattolica (55700 euro); dalla Guido Carli (54800 euro), dall’Università di Brescia (54400 euro) e dal Politecnico di Milano (53800 euro). La differenza tra gli atenei pubblici e quelli privati si nota anche nello scatto percentuale della RAL nelle classi di età successive: a registrare scatti considerevoli sono l’Università Cattolica del Sacro Cuore (differenza del 71%); la Guido Carli (66%) e la Bocconi (61%), ma altrettanto buoni sono anche quelli dell’Università di Brescia (68%) e Marche (63%).

Lauree scientifiche portano maggiori stipendi

Cosa significa questo? La RAL media del 2022 dei laureati per classe di età e ateneo e tasso di crescita tra 25-34enni e 45-54enni mostra che se il segnale che viene dato all’entrata del mercato del lavoro fa sì che si abbia un vantaggio ad inizio carriera è molto probabile che questo vantaggio ce lo si porti poi dietro per tutta la durata della vita lavorativa. La percezione è che aver studiato in università private porti ad avere posizioni manageriali importanti, come dimostrano anche i dati, che evidenziano come i laureati della Bocconi, della LUISS e del Politecnico di Milano ricoprano più spesso il ruolo di dirigente o quadro rispetto ad altri atenei.

Tuttavia, non tutte le lauree sono uguali. La RAL media più alta tra i lavoratori tra i 25 e i 34 anni, si registra tra coloro che posseggono un titolo di studio nel campo dell’Ingegneria Meccanica, Navale, Aeronautica e Aerospaziale (34.626 euro). A seguire, ci sono Ingegneria Gestionale (34391 euro); Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (34.309 euro) e Scienze matematiche e informatiche (34.241 euro). Al contrario, in fondo alla classifica si trova Lingue e letterature straniere moderne (29.866 euro); Scienze storiche e filosofiche (29.616 euro) e Scienze pedagogiche e psicologiche (28.916 euro).

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