L'Aquila, antropologo contro "Shock Economy"

terremoto.jpgAll’indomani dei disastri e delle catastrofi “naturali”, spesso provocate anche dalla malaccortezza dell’uomo, i soldi della ricostruzione hanno sempre rappresentato un bottino molto ghiotto, dunque preda di speculazione edilizia e malaffare. “Il piano casa per dare un alloggio agli sfollati è un caso di shock economy”. La denuncia arriva da Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia Culturale all’Università degli Studi dell’Aquila, intervenuto al forum per la ricostruzione sociale svoltosi ieri nel capoluogo abruzzese.
«È un pretesto – sottolinea – attraverso il quale con l’emergenza s’impone a un territorio un’opera calata dall’alto. Si utilizzano ingenti investimenti nazionali per i quali lo Stato più che curare le popolazioni terremotate aiuta se stesso all’interno di ottiche di profitto».
Il professor Ciccozzi attacca il Comune ritenuto complice perché riguardo l’operazione dei siti ha preservato i terreni prossimi alla cintura urbana di proprietà della Chiesa, del demanio e delle imprese edili. «C’è anche la complicità dello Stato che, più che preservare il territorio e la sua qualità della vita, fa gli interessi di grandi potentati economici», conclude il docente.

Manuel Massimo

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