Iscrizione al part-time: cosa significa, come funziona, cosa cambia

Chi si iscrive part-time deve affrontare lo stesso numero e la medesima sequenza di esami previsti dall’ordinamento, ciò che varia è semplicemente il tempo a disposizione per conseguire tutti i crediti

Si può fare l’università part-time? Che cos’è? La modalità part-time in un corso universitario è una forma particolare di iscrizione studiata appositamente per la categoria di studenti lavoratori che, chiaramente, per necessità lavorative, non hanno la possibilità di seguire l’intero anno accademico in un anno solare, come gli studenti “standard”.

Motivo per il quale l’università in Italia ha deciso di creare questa modalità di iscrizione speciale, che dà la possibilità di suddividere l’anno in due parti uguali. In parole semplici: un anno a tempo pieno (full time) corrisponde a due anni di iscrizione part-time.

Caratteristiche e requisiti

Chi decide di accedere al regime di iscrizione all’università part-time ha la possibilità di decidere con l’università la durata degli studi, a seconda degli impegni e delle esigenze di tempo e di lavoro. La domanda di part-time è irrevocabile, chi passa al tempo parziale in genere non può tornare a quello normale (full), ma è bene informarsi presso la propria università, che potrebbe prevedere regole differenti. Chi si iscrive part-time deve affrontare lo stesso numero e la medesima sequenza di esami previsti dall’ordinamento, ciò che varia è semplicemente il tempo a disposizione per conseguire tutti i crediti.

In genere è sufficiente accedere al portale studenti o piattaforme simili per rinnovare l’iscrizione, selezionare la voce “Domanda di iscrizione con acquisto crediti”. Generalmente l’iscrizione si fa dopo aver pagato la prima rata ed entro la scadenza prevista nel Regolamento, seguendo le procedure indicate sul sito di Ateneo. Il passaggio andrebbe fatto nel momento in cui ci si immatricola, sapendo già di avere poco tempo da dedicare allo studio, a causa del lavoro. Altrimenti è possibile pensare all’iscrizione all’università part-time nel caso in cui si è fuori corso.

La domanda viene automaticamente inviata alla facoltà di appartenenza e lo studente riceve una comunicazione di avvenuta presentazione della domanda di iscrizione all’università part-time nella sua casella di posta elettronica istituzionale. La facoltà approva le domande e il sistema invia il messaggio che indica l’esito della valutazione tramite mail. La richiesta di corso part-time può essere effettuata una sola volta e non in tutte le università è prevista la possibilità di recedere e tornare al tempo normale.

Vantaggi e svantaggi

Il primo punto di forza è la possibilità di diluire il percorso di studi evitando o ritardando di andare fuori corso.

È possibile inoltre accedere all’appello di novembre (in base alle università) se si acquistano esclusivamente materie del secondo semestre).

Tra gli svantaggi:

  • nessun risparmio in termini di tasse;
  • non si possono svolgere gli esami delle materie non acquistate, anche se si ha il tempo per farlo;
  • ci vuole necessariamente un anno in più per conseguire la laurea;
  • spesso non si può partecipare al bando per l’attribuzione di borse e altri contributi;
  • non è possibile usufruire di esoneri e altri simili.

Calcolo percorso di studi

Nella domanda deve essere indicato il numero di crediti che lo studente ha intenzione di sostenere ogni anno: ogni università e/o corso prevede un minimo e un massimo di CFU. La facoltà poi esamina le domande che riceve e, a seconda del numero di crediti concordato, viene rideterminata la durata degli studi dello studente.

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