I risultati di uno studio della McGill University di Montréal sono chiari: il Tetris aiuta a curare l’occhio pigro. Contro l’ambliopia, disturbo che colpisce fino al 3% della popolazione, i ricercatori propongono un nuovo approccio: via la benda e sì al noto videogame.
Dall’Italia, però, arrivano le critiche: “È uno studio che giunge a conclusioni pericolose, cui segue un insolito battage mediatico. Sembra quasi un’operazione di marketing il cui valore clinico è tutto da dimostrare”, ha detto Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica dell’Università di Milano presso l’ospedale San Giuseppe.
E ha continuato: “sarebbe come dire che, dopo aver visto il film Avatar in 3D, l’occhio pigro di un adulto possa migliorare la capacità visiva: cose già esplorate in passato ma senza grandi risultati”.
I ricercatori canadesi, però, sono certi che la loro scoperta sia veritiera. Gli effetti sono stati testati su 18 adulti con ambliopia.
Nove pazienti hanno giocato al videogioco utilizzando solo l’occhio più debole, tenendo l’altro bendato. Gli altri nove hanno invece usato i due occhi insieme. Il secondo gruppo è stato quello che ha avuto più miglioramenti. Stessi risultati sarebbero stati ottenuti quando i pazienti del primo gruppo hanno giocato “sbendati”.
AZ
