Ecco i consigli dei docenti per affrontare al meglio il momento della scelta della facoltà. Nella nostra Guida in edicola troverete inoltre: tutti i corsi di laurea, le città dove studiare, le dritte dei laureati, gli sbocchi occupazionali e la voce delle aziende.
Qualcuno li ha definiti “gli astrologi e gli alchimisti del nostro tempo”. E chi meglio dei sociologi, in effetti, può studiare – e prevedere- tendenze, mode e composizione della società del nostro tempo? Ma una laurea triennale può già dirsi sufficiente? La parola a Mariano Longo, preside della facoltà di Sociologia dell’università di Lecce, che difende il corso di laurea dalle frequenti e spesso infondate accuse che lo dipingono come “scuola del tutto e del niente”.
Professor Longo, quali competenze può dire di aver acquisito un laureato triennale in Sociologia?
Il laureato triennale in Sociologia ha buone conoscenze teoriche e metodologiche. Riesce a strutturare semplici ricerche quantitative e qualitative, sa interpretare i dati attraverso il riferimento a teorie sociologiche. Ha inoltre acquisito competenze interdisciplinari nell’ambito del diritto, dell’economia, della psicologia, sociale. Conosce la struttura dello Stato e degli enti pubblici, oltre alle principali tendenze, sociali e giuridiche, delle politiche sociali.
Per alcuni “maligni” la facoltà non offrirebbe sufficienti sbocchi occupazionali caratterizzanti e avrebbe bisogno di essere accompagnata da ulteriori specializzazioni. In che termini può controbattere?
In primo luogo, si potrebbe obiettare dicendo che questo è un tratto tipico dei corsi di laurea legati alle scienze umane e sociali. In secondo luogo, la laurea specialistica rappresenta un completamento del triennio, soprattutto in relazione all’approfondimento delle competenze metodologiche.
Dalla sua esperienza, è possibile avere una stima dei “soddisfatti” e dei “poco soddisfatti” tra i laureati del corso?
Gli studenti sono in gran parte soddisfatti, soprattutto coloro che, completato il triennio, hanno già avviato percorsi di lavoro, soprattutto negli enti del no profit.
Quale può essere il punto forte di una laurea in Sociologia?
La flessibilità cognitiva, derivante dall’approccio multidisciplinare del corso di laurea. In un mercato del lavoro mutevole come il nostro, questo mi sembra possa essere un valore aggiunto.
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