Gli studenti: “Dimissioni e scuse non bastano, il governo sblocchi subito la situazione”

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“Il caos causato dallo scambio dei test durante le prove per le specializzazioni mediche in questi giorni vede un MIUR totalmente incapace di prendersi le proprie responsabilità e un governo che si lava le mani della situazione. Le dimissioni intercorse ieri del presidente del consorzio CINECA rischiano di diventare un ulteriore beffa per i giovani medici se non saranno seguite da un’azione risolutiva immediata” – così l’Unione degli Studenti Universitari  in una nota inviata alla redazione de Il Corriere dell’Università commenta l’errore del Cineca nel test per l’accesso alle scuole di specializzazioni in Medicina.

“Le dimissioni del presidente del CINECA non sono la soluzione: non pensi il Ministro Giannini di aver risolto la situazione con un bel messaggio di scuse e un paio di dimissioni – commenta Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari. I giovani medici che hanno tentato il test vogliono risposte concrete e non si accontenteranno di pochi slogan e spot anche male recitati, dato che il CINECA, differentemente da quanto a appare in questi giorni, è alle dirette dipendenze del ministro stesso”.

“Il Ministero deve trovare una risposta immediata che risolva la situazione a breve termine: è impensabile costringere giovani che aspettano da un anno e mezzo di poter proseguire il proprio percorso di formazione a nuove attese che metterebbero in crisi anche il sistema sanitario nazionale. Per noi rimane un’unica strada percorribile, quella dei finanziamenti e dell’aumento delle borse fino alla copertura totale dei richiedenti, quelle #12milaborse che in tanti anche sui social stanno chiedendo in questi giorni. Il Ministro è avvertito – conclude Scuccimarra -, se non ci sarà una soluzione concreta siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione: dalla rappresentanza in CNSU alla mobilitazione fino anche all’azione legale”.

“Negligenza ed imperizia: questa volta non si tratta di errori medici, ma di gravi errori subiti dai giovani medici”. Così i rappresentanti di Azione Universitaria eletti in CNSU, Diana Fabrizi, Nicola Minerva e Raffaele Freda, commentano a caldo il “caso” delle ultime ore riguardante la comunicazione – da parte del MIUR e del CINECA – di errori nelle prove di selezione per l’accesso alle Scuole di Specializzazione di Medicina e, nello specifico, dell’inversione dei test scritti del 29 e 31 ottobre relativi ai trenta quiz dell’Area Medica e dell’Area dei Servizi, con conseguente annullamento e ripetizione in data 7 novembre di una parte delle prove delle selezioni.

In una nota inviata alla redazione del Il Corriere dell’Università gli studenti commentano duramente la vicenda. “Gli oltre 12mila partecipanti al concorso hanno subito un trattamento umiliante, vergognoso e privo di qualsiasi tipo di tutela, causato anche da un’organizzazione last-minute delle prove stesse (con informazioni relative al bando, alle modalità e alle sedi di svolgimento ricevute spesso in ritardo) culminata con il comunicato del MIUR, che definisce tale situazione una “grave anomalia” e forse intende utilizzare un eufemismo”.

“Azione Universitaria – prosegue la nota congiunta di Minerva, Fabrizi, Freda – in tempi non sospetti aveva già chiesto al Ministro dell’Istruzione, nella seduta del CNSU del 25 e 26 Settembre, “l’adozione di opportune misure di controllo e sorveglianza sull’imminente concorso nazionale per l’ammissione alle scuole di specializzazione in Medicina di Ottobre” e, pertanto, restiamo stupiti ma anche delusi da questo atteggiamento negligente da parte del MIUR”.

Dopo aver preso atto delle scuse da parte del CINECA, così concludono Freda, Fabrizi, Minerva: “Riteniamo opportuno ed imprescindibile garantire il risarcimento dei danni per le spese di viaggio sostenute dai giovani medici per recarsi nuovamente ad affrontare in data 7 novembre le prove annullate, così come auspichiamo una pubblica assunzione di responsabilità da parte del Ministro Giannini, alla quale ci appelliamo affinché consideri l’approvazione di un congruo aumento del numero di contratti di formazione specialistica per tutelare, oltre ai nuovi vincitori del concorso, anche chi avrebbe superato il concorso se non si fosse verificato questo spiacevole annullamento”.

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