Una proposta razzista: non usano giri di parole gli studenti per definire l’idea lanciata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e rilanciata da quello dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di creare un tetto massimo del 20% di alunni stranieri nelle classi delle scuole italiane.
“L’idea di fissare un tetto massimo di studenti di origine non italiana al 20%, è un’idea di scuola pericolosa e intrisa di razzismo, sotto qualsiasi profilo la si guardi – ha detto Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Le parole dei ministri Salvini e Valditara raccontano per fini elettorali una realtà che non esiste nelle aule, basti pensare che circa il 70% degli studenti con background migratorio sono nati e cresciuti in questo Paese, e conoscono perfettamente la lingua. Sostenere che classi con troppi studenti di origine straniera siano preludio di situazioni di caos, in nome di una presunta difficoltà di far apprendere i valori e la cultura italiani, è un pensiero che minaccia il concetto di scuola come luogo dell’incontro e dell’inclusività. Inoltre, si tratta di una proposta che obbligherebbe alcuni studenti a doversi spostare per chilometri prima di trovare scuole disponibili ad accoglierli, allontanandoli dai luoghi dove vivono e crescono per il solo fatto di non avere la cittadinanza italiana. Uno scenario inaccettabile!”.
“Chiediamo al Governo di respingere fermamente questa proposta discriminatoria e di lavorare invece per costruire un sistema educativo che abbracci la diversità, promuova il rispetto reciproco e prepari tutti gli studenti a essere cittadini attivi e consapevoli in una società sempre più globale e interconnessa: nelle nostre scuole non c’è spazio per il razzismo” conclude Camilla Velotta, dell’Esecutivo Nazionale della Rete degli Studenti Medi.
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