Giuliano De Seta, Valditara: “Alternanza scuola-lavoro va rivista”

Il ministro su twitter commenta dicendo di essere al lavoro con la ministra Calderone per una modifica della legge

“L’alternanza scuola-lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita. Stiamo lavorando per predisporre una normativa più giusta e più avanzata insieme al Ministro Calderone”. Commenta così su twitter il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dopo la notizia della mancata concessione della rendita da parte dell’Inail per i genitori di Giuliano De Seta perché con un reddito familiare sopra la soglia di legge. Il ministro leghista afferma di aver già iniziato un lavoro per cambiare l’alternanza scuola-lavoro insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.

Uds: “Corpi di Giuseppe e Giuliano riconosciuti dallo Stato solo come risorsa”

La vicenda, oltre che dalla politica, è stata commentata sui social anche dagli studenti che si schierano più che mai contro l’alternanza e annunciano scioperi e manifestazioni. “La motivazione data dall’istituto è la natura di stagisti dei due ragazzi, che non essendo operai con contratto nelle aziende in cui svolgevano lo stage, non hanno lo stesso peso di due lavoratori fonti di reddito. Il risarcimento ci sarebbe stato solo se loro due fossero stati riconosciuti “capifamiglia”, e ci chiediamo cosa significhi al giorno d’oggi utilizzare istituzionalmente un termine patriarcale caduto in disuso ormai vent’anni fa”, scrivono gli studenti dell’associazione Unione degli studenti. “I corpi di Giuliano e Giuseppe sono riconosciuti dallo Stato esclusivamente come una risorsa, quantificati in profitto. Nessun risarcimento può ricompensare la perdita di una persona, ma la decenza di riconoscere che il corpo di un ragazzo che effettivamente svolge una mansione lavorativa valga più di una risorsa quantificata in profitto dovrebbe essere alla base di un modello statale dove allə giovani spetta uno spazio”.

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La famiglia: “Non vogliamo soldi, solo sapere la verità”

Intervistato da Repubblica, il padre di Giuliano afferma: “In tre mesi dalla tragedia non abbiamo chiesto nemmeno una volta al nostro avvocato Luca Sprezzola questo aspetto. Sapevamo che non ci spettava il risarcimento dell’Inail ma, appunto, non ce ne importa niente. Il dramma che stiamo vivendo non è misurabile”. E riguardo al dibattito sull’alternanza scuola-lavoro afferma che sia lui che sua moglie “non siamo contrari, nemmeno adesso. Ma deve essere gestita in maniera diversa, con criteri di sicurezza adeguati”.

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