Giudizio sintetico, la maggioranza da l’ok per la reintroduzione. Schlein: “Scelta ideologica”. Valditara: “Non si elimina descrizione percorso”

Il Pd contro il ministro Valditara, dopo il voto sull’emendamento del governo, che modifica il giudizio descrittivo alle primarie di primo grado: “Si smantella la riforma della valutazione nella scuola primaria

Dal prossimo anno le pagelle degli studenti della scuola elementare torneranno a prima del 2008. La direzione presa dalla maggioranza di governo sul giudizio per gli alunni della scuola elementare era già chiara da qualche settimana ma con il voto a un emendamento presentato dal governo in Commissione Cultura al ddl relativo al voto in condotta, con cui si modifica la valutazione descrittiva nella scuola primaria, si fa un ulteriore passo in avanti: in questo modo si torna al giudizio sintetico, i vecchi ‘insufficiente’, ‘sufficiente’, ‘discreto’, ‘buono’ e ‘ottimo’, che secondo il ministro dell’Istruzione Valditara sarebbero più efficaci.

Schlein: “Per la destra valutare significa rendicontare”

Il Partito Democratico non è d’accordo tanto da scomodare la sua segretaria Elly Schlein: “per la destra evidentemente valutare significa solo rendicontare e certificare e non descrivere il percorso umano e pedagogico dei bambini e delle bambine. La scuola di Valditara non ha l’obiettivo di migliorare gli apprendimenti e dare strumenti, ma classificare e controllare”. La segretaria del Pd si lamenta, qualora la norma venisse approvata, “un salto indietro nel tempo che non piace alla comunità scolastica e alle famiglie e che interrompe importante un processo di rinnovamento della scuola italiana“.

“Oggi la maggioranza ha votato il subemendamento del governo con cui si mette in atto la controriforma del sistema di valutazione della scuola primaria. Senza nessun confronto con il mondo della Scuola e della formazione universitaria, in un provvedimento che riguarda il comportamento degli studenti, si fa carta straccia di quanto avviato in questi primi anni attraverso i giudizi formativi, senza neppure una valutazione di merito sul grande lavoro compiuto dalle scuole”, ha dichiarato in una nota Irene Manzi, responsabile Scuola del Pd.

Valditara: “Non si elimina la descrizione del percorso”

Immediata è stata la replica del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Purtroppo l’on. Schlein parla senza conoscere ciò che critica” perché “nella riforma della valutazione della scuola primaria non si elimina la descrizione del percorso umano e pedagogico dei bambini, descrizione che è fondamentale e che resta, venendo anzi rafforzata con il portfolio. Come abbiamo sempre affermato essa è un pilastro della scuola che ha al centro lo studente”.

“Sarà piuttosto affiancata – precisa ancora Valditara – da giudizi sintetici più chiari, a vantaggio degli stessi studenti e delle famiglie. Per quanto riguarda gli apprendimenti dei ragazzi, cito solo il docente tutor e Agenda Sud per dare la misura degli investimenti progettuali e finanziari messi in campo dal nostro governo. Una politica fondata sulla non conoscenza dei fatti è una pessima politica”, ha concluso il responsabile del Mim.

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