Geolier parlerà all’Università Federico II: scoppia la polemica. Cottarelli: “Tutti quelli che arrivano secondi a Sanremo dovrebbero tenere lezioni?”

L’università a Corriereuniv.it: “Non è una lezion ma un incontro”. Il rettore Matteo Lorito: “Simbolo di creatività e della Napoli che ce la fa”

Geolier parlerà con gli studenti all’Università Federico II di Napoli. Il rapper di Secondigliano, reduce dal successo di Sanremo, dove è arrivato secondo, è stato invitato dall’ateneo napoletano per un incontro pubblico con gli studenti. “Per me, Giolier è un talento napoletano, un simbolo della grande creatività di Napoli” ha riferito in una nota Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II. “La vicenda di Geolier sia una buona notizia per Napoli. Ha reso ancora una volta protagonista a livello nazionale la valenza artistica della musica napoletana, seppur in termini totalmente nuovi. Nessun altra canzone di Sanremo si può identificare con una regione, come è riuscito a fare lui”.

Non la pensa allo stesso modo Carlo Cottarelli, docente dell’Università Cattolica ed ex senatore del Partito Democratico che su X scrive: “Sarò retrogrado, ma proprio non capisco perché l’Università di Napoli abbia invitato Geolier a tenere una lezione nell’ateneo partenopeo. Tutti quelli che arrivano secondi a Sanremo dovrebbero tenere lezioni all’Università?”. E cita un altro napoletano: “Ben faceva Edoardo Bennato a cantare: “sono solo canzonette…”. Sotto il post i commenti tra chi afferma come Laura: “Allora, meglio sarebbe se lo invitassero nelle scuole medie o negli istituti professionali dei quartieri più in difficoltà, dove ritroverebbe ragazzi che come lui hanno bisogno di una forte motivazione alla vita onesta e alla realizzazione. Senza classismo. Con partecipazione”. O Massimo che scrive: “Speriamo che i giovani lo inquadrino nel modo giusto, cioè come esempio da rifuggire, viste le camzonacce stile “Gomorra” che canta. Ma dico, gli esempi di napoli sono solo questi? Allora capisco perché noi di Napoli non abbiamo speranze”.

L’Università a Corriereuniv.it: “Non è una lezione ma un incontro”

“Non si tratta di una lezione universitaria, è bene precisarlo. Ma di un incontro con gli studenti, ai quali il rapper racconterà la propria storia”, affermano Geolier, cantautore di Secondigliano tra i più ascoltati in Italia e molto popolare soprattutto tra i giovanissimi, è stato uno dei protagonisti indiscussi dell’edizione 2024 del Festival di Sanremo. Il rapper 23enne si è affermato come il più votato al televoto dagli italiani e oggi è stato premiato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Maschio Angioino, con la targa della città, per il contributo alla diffusione della conoscenza della cultura napoletana.

“Abbiamo inaugurato un percorso per promuovere la presenza dell’Università nelle periferie – spiegano dall’ateneo federiciano -. Abbiamo aperto sedi accademiche a Scampia e San Giovanni a Teduccio. Proprio a Scampia, nella nuova sede della Facoltà di Medicina, abbiamo avuto recentemente ospite anche l’attore Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra la serie, per presentare il suo libro. Ma abbiamo ospitato anche tanti altri personaggi del mondo dello spettacolo conosciuti e amati soprattutto dai giovani, come l’allenatore Luciano Spalletti, miss Italia Zeudi Di Palma e i The Jackal. Stiamo cercando di rafforzare la connessione tra il mondo accademico e i giovani del territorio”.

Lo scrittore Maurizio de Giovanni, come riporta Il Corriere della Sera, ha commentato durissimo la canzone del 23enne: “È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio. P.S. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà. Non c’è da parte mia alcun giudizio sull’artista, il suo valore musicale o il suo successo che peraltro gli auguro con tutto il cuore da conterraneo e tifoso di ogni espressione positiva del territorio. Il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto. Chiaro, adesso? P.P.P.S. Qui non si tratta di scomodare Di Giacomo, Viviani o De Filippo. Andate a vedere la scrittura dei testi di Pino Daniele. Sono tutti disponibili in rete. Guardate come sono scritti”.

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