Quando dissi ai miei amici e conoscenti che avrei trascorso 5 mesi della mia vita a Colonia, la risposta più immediata che mi venne data fu: “Ricordati di ospitarci a novembre. Verremo lì a festeggiare il Carnevale”.
Inizialmente rimasi stupita poiché non avevo ancora avuto modo di cercare notizie e informazioni sulla città, ma da quel momento decisi che avrei placato la mia curiosità soltanto una volta varcato il confine tedesco, dove volevo vivere appieno lo spirito di questa tradizione facendomi coinvolgere dalla tipica atmosfera carnevalesca che avrebbe invaso ogni angolo delle strade.
Da allora, due furono le immagini che si alternarono nella mia mente pensando a Colonia: un cielo grigio da sfondo ad un imponente Duomo ed i colori, le maschere e l’allegria tipica del Carnevale.
Poco dopo essere arrivata, le canzoni tedesche iniziarono a fare da sottofondo alle mie giornate, mentre riuscivo a leggere negli occhi delle persone che mi circondavano, l’impazienza per l’apertura della stagione più sentita dell’anno e la frenesia per la ricerca del vestito più stravagante e divertente.
Travolti dal clima vivace e dalla voglia di vivere questa esperienza, io e i miei compagni di avventura, armati di maschera e di una colazione internazionale a base di birra, abbiamo deciso di recarci nella nota Zulpicherstraße e tuffarci nella giornata più caotica e scatenata dell’anno: l’11/11.
Ebbene sì, proprio durante questo giorno, allo scoccare delle ore 11.11, sulle note dell’immancabile inno “VIVA COLONIA”, è stato ufficialmente aperto il Carnevale, che proseguirà nel mese di febbraio in cui, l’apice dei festeggiamenti verrà raggiunto durante il periodo dei “Giorni Pazzi di Colonia” che inizieranno il giovedì grasso (detto anche Carnevale delle Donne) e termineranno il lunedì delle ceneri.
Dopo una giornata immersi nelle vie principali della città a ballare, ridere, scherzare e osservare le altre persone festeggiare in maniera bizzarra, un’ unica certezza è rimbalzata nelle nostre menti: nessun Carnevale sarà mai come quello di Colonia.
Al solo pensiero di poter rivivere a breve la stessa atmosfera di novembre, iniziano a riecheggiare nella mia mente le note e le incomprensibili, ma ormai familiari, strofe delle canzoni tedesche, gli urli, il dolce suono dei brindisi a base di Kölsch, il ticchettio di un conto alla rovescia, ma soprattutto la vera atmosfera gioiosa e spensierata del Carnevale.
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