Emergenza Covid-19 e Fase 2: ecco dove si tornerà a scuola a breve (o già si è tornati) e in che modo

In quali paesi la scuola ha ripreso o sta per riprendere le sue funzioni didattiche in presenza con alunni e studenti? La risposta è piuttosto variegata nei tempi, nei modi e nella scelta di chi è opportuno fare rientrare prima in classe. Com’è prevedibile, anche la comunicazione politica sulle decisioni prese e sui dettagli da fornire segue spesso logiche differenti da paese a paese. La Fondazione Agnelli ha realizzato un documento, “La ripartenza della scuola all’estero“, in cui spiega in che modo alunni e personale scolastico sono tornati o torneranno presto sui banchi di scuola dopo l’emergenza COvid-19.

Occorre, infatti, distinguere per quanto possibile fra chi ha già provato a riaprire (come lo ha fatto, con quali esiti e con quali reazioni), chi sta per riaprire sulla base di piani dettagliati o, quanto meno, di linee guida definite, chi ha annunciato di volere ripartire, con maggiore o minore informazione su come intende farlo, chi per il momento non riapre.

I primi a ripartire o, in alcuni casi, a non chiudere sono stati i paesi nordici (Norvegia, Svezia, Danimarca), scegliendo inizialmente di riaccogliere tra i banchi di scuola gli studenti più piccoli. Ci sono poi paesi (dell’Europa continentale e centrale) pronti a ripartire, in alcuni casi dando la precedenza ai ragazzi più grandi e in procinto di svolgere gli esami finali di scuola secondaria (ad esempio, Germania), altri paesi che hanno annunciato di volerlo fare e stanno definendo in quale modo (ad esempio, Francia) optando per target di età “misti”.

Infine, ci sono paesi dell’Europa mediterranei (Italia, Spagna) e britannici (Inghilterra, Scozia) il cui orizzonte temporale per la riapertura sembra esser quello di settembre, a meno di accelerazioni politiche improvvise o proposte tutte da verificare e testare, come i campi estivi per recuperare il tempo perduto. 

Paesi che hanno riaperto le scuole

Svezia

In Svezia fin dall’inizio della pandemia si è optato per un approccio morbido per quanto riguarda le restrizioni, che ha coinvolto anche la gestione della vita scolastica. Le scuole primarie e medie sono rimaste aperte, mentre hanno chiuso le superiori e le università.

Ci sono state però diverse critiche da parte di docenti e dirigenti sul fatto che sia impossibile osservare le misure di distanziamento previste e che, in alcune scuole, studenti di famiglie nelle quali vi sono casi di persone infette continuino a seguire le lezioni in classe con i loro compagni.

Danimarca

La Danimarca ha riaperto le scuole dell’infanzia (3-6 anni) e le primarie (6-12 anni) il 14 aprile. Per l’infanzia i bambini di ciascuna classe sono stati divisi in due gruppi, seguiti ognuno da una diversa  docente e con la precauzione di un distanziamento di 2 metri. Si cerca di svolgere più attività possibili negli spazi all’aperto, mantenendo separati bambini di classi diverse. In alcuni casi si è deciso di modulare la giornata scolastica su due turni, favorendo così un accesso scaglionato ai bambini nelle strutture scolastiche.

Nella scuola primaria i banchi devono esser distanziati di 1.5/2m e le lezioni vengono fatte anche in spazi quali le palestre; gli studenti vengono incoraggiati a lavarsi le mani ogni due ore mentre sono a scuola. L’insufficienza di spazi al chiuso nelle scuole è stata risolta affittando tende da giardino o utilizzando strutture offerte da associazioni di boy scout o spazi pubblici quali giardini pubblici o parchi
giochi.

Le scuole superiori di primo e secondo grado rimangono invece chiuse, con l’eccezione degli studentiall’ultimo anno di scuola superiore. La scelta di riaprire la scuola inizialmente per i più piccoli ha suscitato anche reazioni polemiche tra i genitori dei bambini coinvolti, i quali contestano la scelta che siano i propri figli i primi a uscire da casa e a correre il rischio di contagiarsi; i genitori critici hanno poi trovato uno spazio comunicativo forte nel quale riunirsi, un gruppo Facebook del nome “My kid is not going to be a Guinea Pig” che conta ormai oltre 40.000 followers.

Norvegia

In Norvegia dal 20 aprile le scuole dell’infanzia sono nuovamente aperte; la settimana prossima riapriranno le scuole primarie (dal 1° al 4° anno) ed alcune scuole medie. Nelle scuole dell’infanzia ciascun insegnante si prenderà cura al massimo di tre bambini sotto i tre anni o di sei bambini tra i 3 e i 6 anni, riducendo così i contatti tra di loro.

Paesi in procinto di riaprire le scuole o che hanno annunciato la riapertura

Germania

In Germania a partire dal 4 maggio le scuole riapriranno inizialmente per gli studenti delle superiori in procinto di affrontare gli esami al termine dell’anno scolastico e per quelli all’ultimo anno di scuola primaria; le scuole dovranno predisporre e attuare un piano di igienizzazione prima della riapertura.

Ciascuno dei 16 Länder deciderà comunque in autonomia le modalità di rientro: un orientamento generale è di dare precedenza agli studenti più grandi, diversamente da quanto fatto invece nei paesi nordici.

In alcuni Länder (Sassonia, Nord Reno-Westfalia, Berlino, Brandeburgo e Schleswig-Holstein) diciannovenni e sedicenni sono già rientrati a scuola per preparare l’Abitur (l’esame di fine ciclo) a partire da questa settimana, mantenendo un distanziamento di 1.5 metri.

Una fotografia più dettagliata delle scelte di ciascuno Land è rintracciabile in https://www.thelocal.de/20200422/state-by-state-when-will-germanys-schools-open-again

Olanda

In Olanda dall’ 11 maggio gli alunni delle scuole primarie torneranno a scuola “part-time”, mentre nelle scuole superiori le lezioni dovrebbero riprendere a inizio giugno; la decisione di iniziare con i bambini più piccoli è consigliata dai consulenti sanitari del governo, secondo i quali i bambini sono meno soggetti a contrarre e a ritrasmettere il virus rispetto ai ragazzi più grandi.

Nella primaria i bambini e le bambine di ogni classe verranno divisi in due gruppi e saranno fisicamente in aula soltanto per metà del normale orario scolastico, continuando con la didattica a distanza nel resto del tempo.

Francia

In Francia le scuole dovrebbero riaprire gradualmente a partire dall’11 maggio. I primi a rientrare saranno i bambini all’ultimo anno di scuola dell’infanzia (6 anni) e quelli al primo e ultimo anno di scuola primaria (7 e 11 anni). A partire dal 18 maggio sarà il turno degli studenti dodicenni e quindicenni di scuola media assieme agli studenti al secondo e terzo anno delle scuole superiori. Il resto degli studenti tornerà in classe a partire dal 25 maggio.

Nelle prossime settimane verrà stabilito un numero massimo di studenti ai quali sarà permesso di stare in classe; le autorità locali e regionali avranno comunque un certo grado di flessibilità nel decidere quando e come dare il via al rientro in classe; in certe aree si continuerà con un lockdown totale, affiancato dalla didattica distanza da casa.
Austria

Il premier Kurz ha annunciato martedì 21 aprile che le scuole superiori riapriranno all’inizio di maggio, mentre per gli altri ordini e grado ci sarà un ritorno in aula graduale a partire dal 15 maggio.

Svizzera

In Svizzera le scuole dell’infanzia e le primarie dovrebbero riaprire l’11 maggio mentre le scuole secondarie e quelle professionali dovrebbero iniziare l’08/06. La decisione verrà presa dal Consiglio Federale il 29 aprile.

Per conoscere la situazione delle scuole nel resto del mondo e in quali paesi non si tornerà a breve sui banchi di scuola, è possibile consultare il documento integrale realizzato dalla Fondazione Agnelli al seguente link: https://www.fondazioneagnelli.it/wp-content/uploads/2020/04/La-ripartenza-della-scuola-allestero-2404.pdf

tuttoscuola

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Salerno: visite private con strumentazione dell’Università, nei guai medico universitario e la sua infermiera

Next Article

Concorso scuola, pubblicati bandi in Gazzetta Ufficiale. Le novità

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera