È morto Stephane Hessel, l’uomo che ispirò gli Indignados e Occupy

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L’ intellettuale e diplomatico francese, si è spento a Parigi a 95 anni. Partecipò alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il suo pamphlet “Indignatevi!” ispirò gli ultimi grandi movimenti di protesta.

Aveva 95 anni ma la sua mente era ancora lucidissima. Nato a Berlino nel 1917 da una famiglia ebrea (in parte convertitasi al luteranesimo), arrivò in Francia nel 1925, dove fu naturalizzato nel 1937. Diplomatosi all’Ena (École Normale Supérieure), l’alta scuola di formazione della classe dirigente francese.

Scoppiata la guerra si arruolò nella Resistenza, prima di essere catturato e rinchiuso nei campi di concentramento di Buchenwald e Dora-Mittelbau.

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale partecipò ai lavori per la stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (1948). Nominato ambasciatore francese da François Mitterrand nel 1981, una volta in pensione si impegnò a capofitto a favore dei “sans papiers” (immigrati senza documenti) e della causa palestinese.

Autore di un pamphlet diventato famosissimo, “Indignez-vous!” (Indignatevi!), pubblicato nel 2010 (4,5 milioni di copie vendute in 35 Paesi), con le sue parole ha ispirato la nascita di due movimenti: quello di Occupy, negli Usa, e degli Indignados in Spagna, allargatosi poi ad altri paesi. Il successo del libro fu così grande che l’anno seguente, nel 2011, Hessel scrisse una sorta di seconda parte, intitolato “Impegnez-vous” (Impegnatevi).

Il presidente francese François Hollande ha reso omaggio ad Hessel definendolo “una grande figura” che “ha consacrato la sua vita la sua vita eccezionale alla difesa della dignità umana. La sua capacità di indignarsi – ha scritto in una nota il presidente – non aveva limiti, tranne quello della sua stessa vita. Nel momento in cui questa è venuta meno, ci lascia una lezione: di non rassegnarsi ad alcuna ingiustizia“.

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