A Roma fiorisce una nuova mobilitazione

E’ stato un “no” colorato, profumato e privo di ogni forma di violenza. Perchè questa volta gli studenti hanno deciso di “dirlo con un fiore”. Alle violenze scatenate durante l’ultima manifestazione del 14 dicembre, i ragazzi hanno risposto con forme più gentili di dissenso. I caschi non sono mancati, ma questa volta erano ripieni di fiori. Da arma a fiorere…

«Ditelo con i fiori», recitava lo slogan pubblicitario e gli studenti hanno scelto questa forma di «protesta» per dimostrare il loro dissenso pacifico al ddl di riforma dell’università targato Gelmini. In un flash mob davanti a piazza Montecitorio i ragazzi della Rete degli studenti e della Federazione degli studenti hanno offerto fiori ai passanti e alle forze dell’ordine che presidiano il Palazzo. Gli studenti hanno quindi srotolato il loro striscione di risposta al presidente dei senatori del Pdl «Gasparri ecco qui i violenti».
Anche oggi i ragazzi stringevano i loro caschi da moto ma tutti a mò di fioriere stracolmi di variopinte ghirlande. «Oggi -spiega Sofia Sabatino portavoce della Rete degli studenti- siamo qui per rispondere a Gasparri e regaliamo fiori per far capire che la nostra protesta è pacifica e chiediamo semplicemente ascolto. Il ddl università va bloccato. Domani -assicura ancora la portavoce della Rete degli studenti- saremo in piazza in modo pacifico come facciamo da tre mesi. Noi chiediamo solo risposte e che si smetta di additarci come violenti».
I ragazzi lanciano quindi un appello all’opinione pubblica e ai genitori: «Non siamo nè violenti nè assassini. Siamo i vostri figli che chiedono una scuola migliore, un’università migliore, un futuro migliore». Insieme ai fiori i ragazzi hanno distribuito ai passanti un volantino con cui spiegano le loro motivazioni e il loro punto di vista: «Noi: facinorosi, violenti, assassini da fermare, daspare, arrestare: vi regaliamo un fiore. No al ddl scuola e università pubbliche».
Fonte: Adnkronos

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