Dalla Lega un “regalo” agli atenei online: un anno in più per rispettare gli standard sul rapporto docenti/studenti

Un emendamento al Milleproroghe presentato in Commissione alla Camera rimanda all’anno accademico 2024/2025 il rispetto della quota di docenti assunti a tempo indeterminato rispetto al numero degli studenti: per le università tradizionali è di 1 su 24, in quelle telematiche è di 1 su 385. Polemiche di M5S e Pd.

Proroga di un anno per gli atenei online di uniformarsi agli standard qualitativi delle università tradizionali, tra cui c’è quella di aumentare la quota di docenti a tempo indeterminato in rapporto agli studenti iscritti. Lo prevede un emendamento della Lega a prima firma Ziello al decreto Milleproroghe e che sta suscitando diverse polemiche con Pd e MoVimento 5 Stelle che sono andati all’attacco sollevando il caso.  

“La Lega – attaccano le deputate e i deputati democratici Simona Bonafè, Debora Serracchiani, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Andrea Orlando e Matteo Mauri – insiste nel voler esaminare in via prioritaria l’emendamento a firma Ziello al decreto milleproroghe che rinvia di un anno gli obblighi per le università telematiche di uniformarsi agli standard qualitativi degli atenei tradizionali. Un’attenzione ‘sospetta’ per una norma che, come denunciato dalla Conferenza dei rettori, dall’Anvur e dell’Anac, favorisce le università telematiche in termini economici, impoverisce la qualità dei percorsi accademici e crea problemi in termini di legalità. Questa norma contrasta con i recenti pronunciamenti della Crui e dell’Anvur che chiedono alle università telematiche (11 in Italia) di aumentare la quota dei docenti a tempo indeterminato in rapporto agli iscritti”.

Secondo gli ultimi dati a disposizione, infatti, il rapporto tra docenti assunti a tempo indeterminato e studenti negli atenei tradizionali è 1/28 mentre nelle università online la sproporzione è evidente: 1 su 385. Il rispetto degli standard qualitativi per atenei online, grazie all’emendamento presentato dalla Lega, scatterebbe quindi dall’anno accademico 2024/2025 concedendo quindi la proroga di un anno.

“Il rinvio di un anno proposto dalla Lega – accusano i deputati M5s delle commissioni Affari Costituzionali e Cultura – sarebbe graditissimo alle 11 università online accreditate che non vedrebbero così erosi i propri profitti, tant’è che la stampa lo ha ribattezzato ’emendamento Bandecchi’, anche se approfondendo la questione gli interessi su questo tema potrebbero molto più in alto a gruppi economici stranieri che hanno fatto investimenti molto rilevanti in Italia con società dai board con nomi ‘eccellenti’. Naturalmente è solo una coincidenza che il Presidente di Commissione sia Nazario Pagano, deputato di Forza Italia, docente a contratto all’università telematica Pegaso”.

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