Cortei contro il ddl. Studenti e precari in piazza

Traffico paralizzato intorno alla Piramide e dalle 8.30 la polizia municipale cerca di gestire i flussi di automobili. Al centro della piazza un furgone con altoparlanti da cui si alternano musica e avvisi per la preparazione del corteo che partirà a breve. Ad animarlo le scuole di Roma, gli studenti della Capitale che, insieme ai precari delle università, stanno per partire in corteo. Direzione: viale Trastevere, sede del ministero della pubblica istruzione. I ragazzi sono diverse migliaia e stanno protestando contro i tagli alla scuola e all’università e contro la riforma Gelmini.

Traffico paralizzato intorno alla Piramide e dalle 8.30 la polizia municipale cerca di gestire i flussi di automobili. Al centro della piazza un furgone con altoparlanti da cui si alternano musica e avvisi per la preparazione del corteo che partirà a breve. Ad animarlo le scuole di Roma, gli studenti della Capitale che, insieme ai precari delle università, stanno per partire in corteo. Direzione: viale Trastevere, sede del ministero della pubblica istruzione. I ragazzi sono diverse migliaia e stanno protestando contro i tagli alla scuola e all’università e contro la riforma Gelmini.
Sono attesi nei cortei anche gli studenti dell’università. «Vogliamo costruire un fronte comune con tutti coloro che sono colpiti dalle politiche disastrose di questo governo – afferma Claudio Riccio di Link-Coordinamento universitario – intendiamo fermare il ddl Gelmini e salvare l’università pubblica». L’Uds chiede «una legge nazionale per il diritto allo studio, finanziamenti per scuola e università portati ai livelli europei, nuovi metodi didattici, organi di gestione della scuola più democratici e partecipati».
Gli studenti sfileranno vestiti da carcerati dietro lo slogan «Chi apre una scuola, chiude una prigione». «Non accettiamo i tagli e le pseudo riforme della Gelmini – sottolinea Tito Russo dell’Unione degli Studenti Russo – ma al tempo stesso intendiamo proporre la nostra alternativa e lo facciamo in oltre ottanta pagine con la nostra ‘AltraRiformà».

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