Coronavirus, le scuole chiuse e quelle che riaprono (in Veneto e Alto Adige)

Chiudono le scuole anche in Puglia, nel territorio di Taranto; ma da lunedì si torna a scuola in Alto Adige. E ieri la ministra Azzolina ha fatto capire che si tenterà di riaprire quanto prima, compatibilmente con le esigenze sanitarie

Le scuole restano chiuse, in molte Regioni, a causa dell’emergenza Coronavirus: l’ultima notizia è relativa al Tarantino. Ma in alcune regioni già si parla di riaperture: a partire da Veneto e Alto Adige. Queste sono le informazioni aggiornate.

• Le scuole chiuse: da oggi sono chiuse le scuole in provincia di Taranto. Restano ancora a casa gli studenti di ogni ordine e grado in PiemonteLombardiaLiguriaVenetoEmilia RomagnaTrentino-Alto Adige, nelle Marche Friuli Venezia Giulia, nel territorio metropolitano di Palermo e a Napoli.

• Ma quando si riapre? Le strutture scolastiche rimarranno sicuramente chiuse fino al primo marzo. (Nelle Marche fino al 4 marzo)Lunedì riaprono scuole, università, asili nido in Alto Adige e Veneto. Il governatore Zaia: «I contagi crescono in misura minimale e l’ordinanza di chiusura delle scuole non sarà reiterata». Entro il fine settimana le altre Regioni decideranno se prolungare o riaprire. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha detto a Rtl 102.5 che «sabato o domenica potremmo dare una risposta». Ieri la ministra Lucia Azzolina, a Radio24, ha detto che «se le misure prese per arginare la diffusione del coronavirus avranno effetti immediati, dalla prossima settimana si può pensare a chiusure delle scuole su base provinciale, legate alle zone del focolaio» e non più a livello regionale: ma ogni decisione sarà presa «in accordo con le autorità sanitarie».

 L’anno non sarà «perso» (e l’anno scolastico potrebbe non allungarsi): «Posso rassicurare che non c’è nessun rischio che i nostri studenti perdano l’anno», ha detto Azzolina a Radio 24. «Le scuole nella loro autonomia scolastica potrebbero anche prevedere di allungare l’anno (recuperando i giorni «persi» a fine anno, ndr) ma non sarà necessario perché abbiamo attivato una task force per garantire la didattica a distanza».

 Il preside ai suoi studenti: «Non fatevi trascinare dal delirio»: «Una mail di pensieri e consigli perché il sospetto non si trasformi in una caccia all’untore». Così Domenico Squillace, da sei anni preside del liceo scientifico milanese Alessandro Volta, si rivolge, sul sito dell’istituto, ai suoi ragazzi in questo momento a casa per via della chiusura delle scuole. Una lettera aperta che poi circola via chat (leggete qui la lettera), in cui il preside cita la peste di Milano del 1630, descritta da Manzoni nei Promessi Sposi. «Dentro quelle pagine c’è già tutto, la certezza della pericolosità degli stranieri, lo scontro violento tra le autorità, la ricerca spasmodica del cosiddetto paziente zero, il disprezzo per gli esperti, la caccia agli untori, le voci incontrollate…». Poi l’invito a «mantenere il sangue freddo». «Rispetto alle epidemie del XIV e del XVII secolo noi abbiamo dalla nostra parte la medicina moderna, non è poco credetemi, i suoi progressi, le sue certezze, usiamo il pensiero razionale di cui è figlia per preservare il bene più prezioso che possediamo, il nostro tessuto sociale, la nostra umanità».

• Le gite: il governo aveva annunciato di volerle sospendere fino a giugno, ma per ora verrà presa una disposizione temporaneastop alle gite (tutte: anche le uscite didattiche di un giorno) fino al 15 marzo e poi si deciderà per il resto dell’anno. «Speriamo che a partire dal 16 marzo si possa anche ricominciare ad andare in viaggi di istruzione, dipende dalla situazione epidemiologica delle prossime settimane», ha detto la ministra. Per quelle cancellate le famiglie verranno rimborsate, ha assicurato Azzolina: e le agenzie di viaggio usufruiranno degli aiuti previsti per le altre attività economiche coinvolte nell’emergenza, a meno che riescano a riprogrammarle nei prossimi mesi. Gli studenti che erano partiti per le gite prima dell’annuncio dello stop devono rientrare gli studenti che erano partiti per le gite scolastiche prima dell’annuncio dello stop. E ripartono le scolaresche straniere in viaggio in Italia.

• Le Universitàal Nord le Università hanno sospeso le attività per questa settimana. È rinviato l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione medica, previsto per il 28 febbraio.

• I certificati di malattia: gli studenti che saranno assenti per malattia per più di 5 giorni – da oggi al 15 marzo – dovranno portare il certificato medico.

• Maturità, Invalsi e alternanza scuola-lavoro: non sono ancora state prese decisioni. Si sta valutando se bloccare l’alternanza scuola-lavoro; le prove Invalsi, che dovrebbero cominciare il 3 marzo e che sono obbligatorie per la Maturità, potranno essere svolte più avanti.

corriere.it

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

#MaturitàVentiVenti La Ministra Azzolina annuncia le materie della seconda prova

Next Article

L’università di Londra mette al bando gli amori tra professori e studenti

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera