Chi decide, per quanti giorni? Se lo stop dura a lungo, sarà necessario un provvedimento del Ministero per non perdere l’anno, I problemi per Invalsi e Maturità. I presidi: vogliamo linea comune per le gite
Stop alle gite
Dopo giorni di dubbi, ieri il consiglio dei ministri ha deciso di dire di sì alla richiesta della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che ha chiesto di impedire lo svolgimento dei viaggi di istruzione in Italia e all’estero. «E’ una misura precauzionale – ha spiegato la ministra. Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione: farò in modo di rendere questa misura operativa nelle prossime ore», ha scritto su Fb in serata. A chiedere un provvedimento uniforme per tutti erano stati i presidi, attraverso l’Anp e anche i sindacati, dopo che da giorni si trovano a dover fronteggiare i dubbi e le paure dei genitori e degli studenti.
Scuole chiuse, scuole aperte?
Le scuole nei comuni interessati dall’epidemia di coronavirus sono state chiuse come del resto tutti gli edifici pubblici per precauzione. A deciderlo è stata l’ordinanza del ministro della Salute Speranza nell’ambito del piano di emergenza coordinato con il commissario straordinario Angelo Borrelli. Ma a decidere la chiusura delle scuole possono essere – sempre in via cautelativa – i sindaci, in quanto ufficiali di pubblica sicurezza, se ritengono che ci siano rischi anche potenziali. E’ quello che venerdì sera è successo a Piacenza per esempio. E’ quello che succede quando le scuole vengono chiuse per maltempo o neve in città.
Per quanto tempo chiudere le scuole?
Il punto più delicato è decidere per quanto tempo chiudere le scuole: finora sindaci e commissario hanno disposto la chiusura da uno a tre giorni, a seconda delle località, e decideranno passo passo come procedere: sarà molto importante capire nelle prossime ore se il virus continua a diffondersi o se le prime misure sono sufficienti per il momento. Nel caso della Lombardia, la chiusura di qualche giorno si aggiunge – nella maggioranza delle scuole – al week end lungo già predisposto per le vacanze di carnevale. Ma anche una settimana senza scuola potrebbe non essere sufficiente a eliminare i rischi.
L’anno sarà valido?
Se sarà necessario chiudere le scuole più a lungo, potrebbe succedere che i giorni di effettiva frequenza dei ragazzi – anche se le assenze di questi giorni sono ovviamente giustificate – non siano sufficienti per la validità dell’anno scolastico. Devono infatti essere almeno 200 i giorni di lezione. Se la situazione si normalizzerà in poco tempo, sarà possibile per le scuole rinviare la fine dell’anno scolastico, recuperando una o due settimane a giugno. Oppure – come è stato nel caso che si è già verificato con i terremoti di Amatrice e dell’Aquila – interverrà un provvedimento del ministero dell’Istruzione che, per le zone colpite, dichiarerà valido comunque l’anno, in via eccezionale.
Maturità 2020
Anche ai fini della Maturità, sarà l’ordinanza del ministro a stabilire tutti i criteri di validità dell’anno, per evitare che l’emergenza coronavirus metta a rischio lo studio dei ragazzi.
Lezioni via Skype?
Se la chiusura dovesse prolungarsi, viene in aiuto la tecnologia. Intanto i professori potranno tramite registro elettronico assegnare compiti a casa e rimanere in contatto con i propri studenti e le famiglie. Più difficile sembra la soluzione che hanno adottato da un paio di settimane le scuole cinesi: studenti a casa, collegati via skype per lezioni a distanza. Le scuole autonomamente potranno comunque organizzarsi.
RInviare l’Invalsi?
Il 3 marzo cominciano le prove Invalsi per le quinte superiori, prove obbligatorie per sostenere la Maturità. Poiché è prevista una seconda sessione per chi deve recuperare, le scuole coinvolte dalla chiusura potranno sostenere le prove più avanti. In caso di ulteriore chiusura valuterà il ministero come risolvere la questione prima della Maturità.