Concorso infanzia e primaria: i tre anni di servizio non sono titolo di accesso

Il concorso sarà ordinario e prevede posti comuni e di sostegno
Foto Vincenzo Livieri – LaPresse 31-03-2015 – Roma – Italia Cronaca Concorso di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per seimila candidati. Photo Vincenzo Livieri – LaPresse 31-03-2015 – Rome – Italy News Entry test for the faculty of medicine and surgery of the Università Cattolica del Sacro Cuore.t,@

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito lo scorso 25 ottobre ha anticipato attaverso un cominicato “i primi due bandi – infanzia, primaria e scuola secondaria – saranno per circa 30mila posti; i successivi concorsi raggiungeranno il target PNRR di 70mila unità”. Il concorso sarà ordinario e il requisito di accesso è l’abilitazione per il grado richiesto.

I requisiti

Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Serviranno quindi diploma magistrale conseguito entro anno scolastico 2001/02 oppure laurea in Scienze della formazione primaria (vecchio o nuovo ordinamento).

Diversamente dal concorso per la secondaria, avere svolto tre anni di servizio non è un requisito di accesso. Questo non vuol dire che il servizio svolto non avrà un peso e che non possa fare la differenza nel risultato finale della procedura. Il servizio specifico infatti sarà valutato nella tabella dei titoli,  e sappiamo che è al vaglio la proposta di assegnare un punteggio maggiore al servizio per valorizzare l’esperienza. Gli anni di servizio sono  svolti nella scuola statale, non nelle paritarie.

Gli anni di servizio

Oltre a produrre punteggio per la graduatoria (se il servizio è specifico), tre anni di servizio di cui uno specifico, svolti anche in maniera non continuativa nella scuola statale negli ultimi dieci anni, danno diritto alla riserva del 30% dei posti.

Potrebbe quindi verificarsi che il candidato, per punteggio delle prove + titoli non rientri in graduatoria. La graduatoria corrisponde infatti al numero dei posti a bando per quell’ordine e regione. Tuttavia, con i tre anni di servizio alle condizioni indicate, se si rientra nella riserva dei posti, si può “scalare” la graduatoria conquistando il proprio posto per il ruolo.

Il concorso

La prova scritta e la prova orale si supera con il punteggio di almeno 70/100, i titoli valgono max 50 punti. I posti comuni prevedono 40 quesiti a risposta multipla su conoscenze e competenze in ambito pedagogico (10 quesiti), psicopedagogico (10 quesiti) e didattico-metodologico (20 quesiti). Per i posti di sostegno, invece, sono previsiti 40 quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Mentre per i posto comuni e di sostegno sono 5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue + 5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Per quanto riguarda l’orale il tepo previsto è di 30 minuti massimo, anche con test specifico e accertamento della capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2. Per i posti comuni accerta conoscenze e competenze sulla specifica tipologia di posto e le competenze didattiche generali, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace – anche con riferimento all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti; a tal fine, nel corso della prova orale si svolge anche un test didattico specifico. Per i posti di sostegno verrà valutata la competenza del candidato nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali. Nel corso della prova orale si svolge altresì un test didattico, che consiste in una lezione simulata.

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