Caro ministro

Signor Ministro,

come studenti e come rappresentanti crediamo fermamente nel valore della Scuola, dell’Università e della Ricerca Pubbliche e del Diritto allo Studio come punti centrali per poter uscire dalla attuale crisi economica, sociale e culturale e rilanciare veramente l’intero Paese.

Il settore della formazione purtroppo non è mai stato al centro di serie politiche di investimento. Dobbiamo sottolineare in particolare come negli ultimi anni precise scelte politiche, solo in parte giustificate dal contesto economico, hanno imposto un taglio di 8 miliardi alla scuola, di 1,5 miliardi al sistema universitario, con un taglio del 95% dei fondi nazionali per le borse di studio, portando quindi ad una palese violazione del DIritto allo Studio sancito dalla nostra Costituzione.

L’aumento sproporzionato delle tasse universitarie negli ultimi anni, così come le migliaia e migliaia di studenti risultati idonei non vincitori alla borsa di studio, a causa dei tagli, sono solo alcune delle dimostrazione di quanto detto.

Abbiamo sicuramente apprezzato la fine dello scorso Governo, ma perché speriamo che con essa si possa chiudere una lunga fase di problemi del nostro sistema universitario. Per questo chiediamo a Lei e al Governo di cui fa parte di ripartire da alcuni punti che riteniamo fonamentali per le giovani generazioni e per l’intero Paese, in una parola per realizzare il futuro che vogliamo.

Come studenti e rappresentanti chiediamo quindi:

– l’assegnazione di adeguate risorse al sistema scolastico e universitario, arrivando ad un finanziamento equiparabile a quello europeo, per poter garantire didattica, ricerca e servizi di qualità;

– l’immediata definizione di una piano pluriennale di copertura totale delle borse di studio, così come previsto dalla Costituzione, eliminando in modo definitivo il fenomeno degli studenti idonei non vincitori di borsa e rimuovendo quegli ostacoli di ordine sociale ed economico che ancora oggi impediscono a migliaia di studenti di accedere ai gradi più alti del Sapere;

–  di estendere la validità della Carta dei Diritti degli Studenti, approvata anche dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari l’8 settembre scorso, a tutte le università italiane garantendo così in modo uniforme i diritti minimi degli studenti universitari in tutto il Paese, poiché a nostro avviso il rilancio dell’università passa anche attraverso il riconoscimento dei diritti.

Già nel 2008, durante l’inaugurazione del 700° anno accademico del nostro Ateneo, abbiamo presentato all’allora Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, una copia della Carta dei diritti degli studenti, evidenziandone l’importanza e chiedendone, come Unione degli Universitari, l’adozione a livello locale e nazionale.

– un efficace investimento per l’edilizia scolastica che possa veramente mettere in sicurezza i tanti edifici fatiscenti sul nostro territorio che non rispettano le basilari norme di agibilità;

-di garantire costi accessibili per i libri di testo, per i servizi di trasporto pubblico, fino agli esorbitanti contributi volontari che oggi le scuole richiedono agli studenti e alle loro famiglie;

-di rielaborare secondo criteri modernizzanti l’attuale sistema scolastico che, dopo l’ultima riforma, ha fatto un passo indietro eliminando i corsi sperimentali, veri esempi di una didattica nuova, partecipata e attenta alle esigenze del mondo contemporaneo.-di proteggere letteralmente le nostre teste dal rischio di macerie che quotidianamente ci troviamo ad affrontare nelle nostre scuole. Più di una struttura su tre non è a norma e questa è una situazione non più accettabile in un paese civile.

Chiediamo un efficace investimento per l’edilizia scolastica che possa veramente mettere in sicurezza i tanti edifici fatiscenti sul nostro territorio che non rispettano le basilari norme di agibilità;

-di garantire un’istruzione accessibile per tutti gli studenti che oggi si trovano ad affrontare molteplici spese dal: costo dei libri di testo al costo dei servizi di trasporto pubblico, fino agli esorbitanti contributi volontari nelle scuole. Chiediamo quindi un potenziamento del sistema di borse di studio, perché, come sancito dalla costituzione, i capaci e i meritevoli hanno diritto a raggiungere i gradi più alti dell’istruzione;

-di rielaborare secondo criteri modernizzanti l’attuale sistema scolastico che, dopo l’ultima riforma, ha fatto un passo indietro eliminando i corsi sperimentali, veri esempi di una didattica nuova, partecipata e attenta alle esigenze del mondo contemporaneo. La scuola italiana ha sicuramente bisogno di una riforma, ma una riforma volta al futuro che sappia garantire un apprendimento completo, attivo e sperimentale in modo da lanciare competitivamente i giovani nel mondo del lavoro e della ricerca

. Le nuove generazioni italiane corrono il grosso rischio di non essere all’altezza dei nuovi standard rispetto a coetanei di tutto il mondo che si formano con metodi e strutture ben più moderni e stimolanti.

Da ultimo, non possiamo esimerci dall’esprimere una forte preoccupazione riguardo alla possibile abolizione della valutazione del voto di laurea nei concorsi pubblici. Il rischio serio è infatti quello di sminuire l’impegno e le capacità degli studenti nei percorsi formativi universitari, favorendo la proliferazione di quelle “fabbriche di titoli” che in relatà si vorrebbero colpire.

Ulteriori e peggiori preoccupazioni deriverebbero poi dalla paventata abolizione del valore legale del titolo di studio, andando a creare un sistema di atenei di serie A e uno di serie B, senza affrontare seriamente la questione, cruciale, dell’accreditamento e della valutazione delle università e dei corsi di studio.

Concludiamo quindi questa nostra lettera richiamando il concetto da Lei espresso appena nominato Ministro, ovvero l’apertura al dialogo e alla discussione. Sappiamo che la situazione attuale è critica sotto molti punti di vista e che richiede uno sforzo di prospettiva per la costruzione di una nuova idea di Futuro.

Crediamo che questa idea debba poggiare le sue basi su una nuova idea di Scuola e di Università Pubbliche e di Diritto allo Studio e per questo chiediamo da subito , come Unione degli Universitari,un coinvolgimento attivo degli studenti tramite un tavolo che possa affrontare un confronto per rilanciare le priorità che noi qui oggi le abbiamo riportato.

Sinistra Universitaria                                                 Altra Scuola

UdU Perugia                                                                    Rete degli Studenti Medi

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