​Professioni sanitarie, università senza personale laureato

A fronte di questa disponibilità l’Ordine nei giorni scorsi ha deliberato di revocare temporaneamente lo stop alle nomine dei commissari presso le sedute di laurea. 

Negli atenei campani manca o è gravemente carente l’organico riferito alle 19 professioni sanitarie afferenti all’Ordine delle professioni sanitarie tecniche dei sanitari di radiologia medica e della professioni sanitarie tecniche della prevenzione e riabilitazione. Povertà di organico che si riverbera sulla formazione universitaria degli studenti universitarie afferenti a questi 19 profili configurando una situazione che si colloca al di fuori delle norme e leggi che regolano i percorsi universitari dei rispettivi profili.  

Professioni sanitarie: non ci sono docenti

“Il 30 settembre scorso – avverte Franco Ascolese, presidente dell’Ordine delle professioni sanitarie di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – insieme a Tersa Calandra, presidente  della Federazione nazionale degli Ordini e a due componenti del Comitato centrale – ho incontrato  il delegato della ministro dell’università e della ricerca  Eugenio Galdo, ponendo all’attenzione del dicastero  questa annosa problematica diventata oggi acuta e non più accettabile. Il consiglio direttivo dell’Ordine che rappresento ha deliberato all’unanimità l’indisponibilità a designare i membri di nostra competenza nell’ambito delle commissioni di laurea di tutte le 19 professioni sanitarie tenute dagli atenei campani, ritenendo la formazione degli studenti sia del tutto insufficiente rispetto agli standard richiesti dalla normativa vigente in materia, a causa dell’inidoneità delle attività di tirocinio svolte in assenza delle figure professionali di riferimento. Ebbene – continua Ascolese – il delegato del Miur ha preso atto di questo nodo e si era mostrato disponibile ad una verifica e ad un intervento da parte della ministra”.

Cosa può fare l’Ordine

A fronte di questa disponibilità l’Ordine, per senso di responsabilità istituzionale ed all’esclusivo fine di non sottoporre ad ingiuste penalizzazioni gli studenti (sui quali ricadrebbero, ancora una volta, gli effetti delle carenze degli Atenei), nei giorni scorsi ha deliberato di revocare temporaneamente lo stop alle nomine dei commissari presso le sedute di laurea. 

“Restiamo tuttavia – rimarca Ascolese – in attesa di riscontri oggettivi ed urgenti da parte dei direttori generali delle aziende ospedaliero universitarie, del Ministero e degli Atenei interessati dal problema suindicato perché non potremo derogare oltre in assenza di precisi segnali che modifichino questa situazione”.  L’Ordine chiarisce dunque che tale apertura di credito  “è condizionata alla rapida risoluzione delle carenze denunciate, rispetto alle quali non vi saranno ulteriori deroghe. In caso di ulteriore inerzia – conclude Ascolese in una nota – non si procederà alla designazione dei commissari per le prossime sedute di laurea”.

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