Bruxelles boccia 4000 università europee Da Bruxelles un appello alle 4000 universita’ dei 28 Stati membri a ”pensare globale” per mantenere la propria attrattiva per gli studenti europei e per quelli provenienti da Paesi terzi, in un panorama in continua evoluzione, dove Cina e India sono sempre piu’ competitive.
La Commissione, con una comunicazione, lancia oggi una nuova strategia che punta a dotare gli studenti universitari Ue degli strumenti necessari a lavorare in qualsiasi parte del mondo e affinche’ il Vecchio Continente mantenga il suo appeal. A questo scopo l’esecutivo Ue ricorda anche il programma Erasmus+, in applicazione a partire dal primo gennaio 2014, che raggruppera’ tutti i programmi internazionali esistenti per aumentarne le sinergie. Oltre 400 milioni di euro saranno destinati ogni anno per sostenere la mobilita’ e la cooperazione tra le universita’ europee ed i loro partner in tutto il mondo. Anche se l’Europa continua ad attrarre circa il 45% degli studenti stranieri, ”non e’ tempo di crogiolarsi sugli allori” afferma la commissaria europea all’Educazione Androulla Vassiliou.
Il panorama dell’educazione universitaria e’ infatti in rapida evoluzione e si prevede che il numero degli studenti nel mondo si quadruplichera’, passando dai 100milioni del 2000 a 400milioni nel 2030, con una crescita molto forte in Asia e America Latina. Nel 2020 si prevede che ci saranno 7 milioni di studenti in movimento a livello internazionale, rispetto agli attuali 4 milioni. La maggior parte da Cina, India e Corea del Sud. La Cina da sola ospita il 7% degli studenti internazionali.