Atenei, non si ferma la protesta

c.jpgAncora un giorno di proteste contro la legge 133/08. Dopo le iniziative di ieri, i cortei, i sit-in, le assemblee che hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di ragazzi negli atenei di Roma, Bologna, L’Aquila, Ancona, Bari, Ferrara, Torino e Cagliari, anche oggi gli studenti sono in mobilitazione.
L’Unione degli Universitari (Udu) fa sapere che anche oggi il programma della mobilitazione è ampio: va avanti l’occupazione dell’edificio D5 di Novoli a Firenze, che vede tra i partecipanti anche la Sinistra Universitaria-Udu Firenze; a Palermo si svolgerà una molto attesa assemblea d’ateneo organizzata dall’Udu Palermo in collaborazione con docenti e ricercatori; a Ferrara oggi si chiude il ciclo di assemblee negli studentati organizzate dalla Rua-Udu Ferrara che rilancerà su una appuntamento generale dell’ateneo; a Parma avrà luogo nella facoltà di Economia un’assemblea organizzata dall’Udu Parma; in Calabria si è costituita un’Assemblea Permanente che ha di fatto occupato l’Aula Filol.8 della facoltà di Lettere e Filosofia; a Brescia per domani è previsto un presidio davanti al rettorato dell’associazione Studenti Democratici ed una conferenza stampa per affermare i motivi che portano anche gli studenti della città lombarda a scendere in piazza.
I “contestatori” che hanno lanciato la protesta intendono manifestare a oltranza contro i provvedimenti contenuti nella legge 133 «perché il governo capisca che non vi è altro modo per cessare queste mobilitazioni se non l’abrogazione degli articoli 16 e 66 e la considerazione dell’Università come una risorsa per il Paese e non come un onere di cui liberarsi».
Manuel Massimo

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