Renzi o Bersani? Nella settimana che porta al ballottaggio per il candidato del centrosinistra abbiamo deciso di ascoltare il parere degli studenti.
Il risultato è una condizione di sostanziale equilibrio: da una parte, gli studenti rivendicano il pragmatismo e l’esperienza di Bersani, dall’altra viaggia forte il vento di novità portato avanti dal sindaco di Firenze.
“Bersani? Mi è sicuramente più “vicino” politicamente – ci racconta Mariella Palmieri, dottoranda presso l’Università degli studi di Salerno – ma rappresenta davvero il vecchio dalla politica, lui e tutti i suoi seguaci, che sono dei vecchi burocrati (indipendentemente dall’età). Renzi, al contrario, è uno di destra, ha indotto a votare tanta gente di destra; di lui non condivido l’impianto liberista e poi è circondato da gente che somiglia tanto ai primi seguaci di Berlusconi: aggressivi, arroganti e anche un po’ ignoranti”.
Di tutta altra posizione è Sara, laureanda presso l’Università di Roma Tre. “Scelgo Renzi perché ha idee nuove e perché è una delle poche personalità forti della Sinistra, vuole dar spazio ai giovani e al rinnovamento”.
C’è da sottolineare, poi, che molti giovani sono ancora indecisi. Altri, ancora, non andranno nemmeno a votare.
Le cose si mettono male per Renzi quando si parla di tagli all’Università. “Renzi, in primis, per l’università porta avanti politiche che vanno a nuocere lo studente (vedi la questione del prestito d’onore) – ci racconta Angelica Avallone di Link-Coordinamento Universitario.
Da Napoli arrivano buone notizie per Bersani. “E’ stato l’unico che, al governo, è andato contro le lobby e le multinazionali – ci risponde Domenico, laureando presso la Sun. Ad esempio ha tolto la tassa sulle ricariche telefoniche; ha dato la possibilità di fare la portabilità con lo stesso numero entro 5 giorni lavorativi; ha abolito le penali per le rescissioni contrattuali con Sky, Mediaset premium etc. riuscendo a liberalizzare anche alcuni settori”.
Sui social network sono spuntati diversi gruppi di ragazzi che si attivano a favore dell’uno o dell’altro candidato.
A prescindere dall’esito delle primarie di domani, le voci degli studenti saranno comunque importanti per la scelta del futuro candidato premier del Pd.
Raffaele Nappi