Anche Link contro il ministro Carrozza: “Continuano le disparità”

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Nella giornata di martedì e’ stato pubblicato il nuovo Decreto Ministeriale n. 449/13 che definisce le modalità di svolgimento delle prove di ammissione per i corsi di laurea a numero chiuso e programmato. Anche gli studenti di Link commentano in maniera negativa le decisioni del ministro Carrozza.

Riteniamo un’importante conquista lo slittamento ufficiale dei test da luglio a settembre – si legge in un comunicato e non possiamo che addebitare questo passo avanti alle pesanti critiche e alle iniziative messe in campo dalle studentesse e dagli studenti in tutta Italia, purtroppo pero’ il decreto è riuscito solo ad ammorbidire il perverso meccanismo dei c.d. “punti bonus” senza risolvere il problema.

E’ stata, infatti, superata la ripartizione dei 4, 6, 8, 10 punti e si modificano la base del calcolo dei bonus che verra’ individuata all’interno delle commissioni dove si sostiene l’esame e non piu’ sulla base dei voti dell’intera scuola nell’anno precedente.

Questo sistema continuerà ad essere foriero di disparità: a parità di voto gli studenti della stessa scuola potrebbero vedersi attribuire dalle diverse commissioni punteggi diversi. Non si limita in questo modo il rischio di ingiustizie, le quali possono essere effettivamente eliminate solo prendendo in considerazione l’intero percorso formativo, o quanto meno i risultati dell’ultimo triennio, e non il solo esame di maturita’ che presenta ad oggi innumerevoli criticità.”

Ci domandiamo inoltre se il termine di soli 4 giorni, previsto dal punto 12 dell’Allegato n.2 del D.M. 449/13, per formalizzare l’immatricolazione a seguito della definizione della graduatoria nazionale prevista per il 30 Settembre, non sia troppo esiguo anche e soprattutto a fronte della certa esclusione in caso di ritardo.

Lo stesso problema riguarderà anche l’accesso ai bandi regionali per il diritto allo studio per le matricole assegnate, tramite il bando nazionale, ad un ateneo differente (indicato come seconda scelta) da quello in cui gli studenti hanno effettuato richiesta per ottenere la borsa di studio. Dalle prime verifiche effettuate, infatti, le agenzie regionali per il diritto allo studio e gli atenei si stanno organizzando in totale autonomia, con procedure differenti da regione a regione, senza garantire quindi nessuna tutela per gli studenti.

Crediamo – conclude il comunicato – che le suddette problematiche siano quelle più visibili, ma le disparita’ e difficolta’ logistiche non potranno essere risolte completamente se non affrontando con franchezza l’ingiusto sistema delle barriere all’accesso e del numero chiuso che rappresenta ad oggi per tante e tanti l’impossibilità di scegliere liberamente il proprio percorso di studio e di vita.

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