Amgen Scholars 2020, iscrizioni entro il 3 febbraio

Tra meno di un mese scadranno le iscrizioni per il programma di Fondazione Amgen che permette agli studenti più meritevoli delle facoltà medico-scientifiche di lavorare per due mesi estivi su progetti in ambito biomedico e biotecnologico, presso gli istituti di ricerca europei più prestigiosi

Le prossime settimane sono le ultime per potersi candidare alla nuova edizione di Amgen Scholars, il programma di Fondazione Amgen che permette agli studenti più meritevoli delle facoltà medico-scientifiche di lavorare per due mesi estivi su progetti in ambito biomedico e biotecnologico, presso gli istituti di ricerca europei più prestigiosi. Amgen Scholars è un’iniziativa che, ogni anno, offre a 75 studenti universitari di tutta Europa, e a centinaia di studenti in tutto il mondo, la possibilità di inserirsi in prestigiosi team internazionali per immergersi in un contesto sperimentale di altissimo livello.
Il programma
Il termine ultimo per l’iscrizione è il 3 febbraio. L’iniziativa va in parallelo con altri due programmi riservati rispettivamente a insegnanti e studenti delle scuole superiori, Amgen Teach e Amgen biotech experience (Abe). A favore di questi tre programmi l’investimento complessivo sostenuto dalla Fondazione Amgen in Italia, a partire dal 2014, è stato di 500 mila euro. Quella destinata in tutto il mondo allo sviluppo dei progetti ammonta a oltre 150 milioni di dollari.
Il panorama italiano
L’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi in Europa per numero di candidature al programma. Negli ultimi due anni sono state circa cento le domande degli studenti italiani e trenta i giovani del nostro Paese che, a partire dal 2009, hanno potuto prendere parte al progetto. A questi vanno aggiunti due studenti che hanno partecipato al programma presso istituti in Giappone.
I centri in Europa e nel mondo
In tutto il mondo sono 24 le Università cui il programma Amgen Scholars ha destinato nel corso di oltre 16 anni 74 milioni di dollari. Tra questi atenei l’Harvard University di Cambridge (Massachusetts), il National institutes of health di Bethesda (Maryland), l’Università di Cambridge e la Stanford University di Stanford (California), o ancora l’University di Melbourne, l’University di Toronto e tante altre. Anche l’Europa non è da meno. Tra le Università che hanno aderito al progetto, infatti, figurano istituti che si collocano ai primi posti nella classifica internazionale come l’Università di Cambridge, l’Eth di Zurigo, l’Istituto Pasteur di Parigi, il Karolinska Institutet di Solna (nei pressi di Stoccolma) o la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera.
I numeri degli studenti
Sono quattromila gli universitari che a partire dal 2007 hanno potuto migliorare le proprie conoscenze e competenze in campo biomedico e biotecnologico. Oltre il 97% degli studenti ha proseguito nella carriera universitaria per poi assumere ruoli strategici in campo accademico, industriale e governativo in tutto il mondo, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti (tra cui la Rhodes Scholarship, il Nih Director’s New Innovator Award e una presenza nell’elenco di Forbes dei 30 Under 30 in healthcare).
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