Altro che astensionisti, i giovani elettori andranno in massa a votare

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La loro scheda elettorale non resterà nel cassetto. I giovani elettori hanno deciso che esprimeranno una preferenza il 24 e il 25 febbraio. Si presenterà ai seggi circa il 74,47% di loro. Solo l’11,4% è sicuro che farà parte del partito degli astensionisti. Il dato positivo emerge da un’inchiesta realizzata dal Corriere dell’Università Job sulla tendenza dei più giovani a partecipare a questa tornata elettorale.  

 L’indagine – che ha visti coinvolti circa 1000 elettori under 30, intervistati nelle università e sentiti anche attraverso il sito internet (corriereuniv.it) – ha evidenziato anche una percentuale di indecisi: il 13,83% dei votanti ha risposto infatti che deciderà solo all’ultimo momento se userà la scheda elettorale.

Alla nostra seconda domanda “Hai già deciso per chi votare?”, circa il 55% delle persone ha risposto che è ancora indeciso sulla scelta, contro il 45% che ha già espresso una preferenza. Tra i giovani elettori si registra un’ampia percentuale di consensi per il centrosinistra (26%) e per la sinistra (20%), seguita poi da un 16% di elettori che dichiara che opterà per un voto di protesta. Un dato, quest’ultimo, un po’ in controtendenza rispetto a quanto si potrebbe pensare.

L’indagine sarà pubblicata, insieme a tutti i dati percentuali calcolati dalla nostra redazione, all’interno del numero di Febbraio del Corriere dell’Università Job “Salto nel voto” – da oggi, 28 Gennaio, nelle edicole di Roma, Napoli, e Milano.

 

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