Alta tensione a Firenze, studenti di destra bruciano la circolare della preside sul fascismo

Continua a far discutere il pestaggio di due studenti davanti al liceo “Michelangelo” di Firenze. Ieri è stata data alle fiamme la circolare sul “fascismo” della preside del “Da Vinci” che era stata duramente criticata dal ministro Valditara.

Da un lato Valditara che critica fortemente l’iniziativa della preside del liceo “Da Vinci” di Firenze, dall’altro le opposizioni che chiedono le dimissioni immediate del ministro, in mezzo gli studenti che annunciano mobilitazioni. Continua a far discutere il pestaggio andato in scena la scorsa settimana davanti al liceo “Michelangelo” di Firenze. La lettera con cui la preside di una scuola vicina all’istituto teatro degli scontri ha adombrato l’ipotesi di un ritorno del fascismo in Italia ha scatenato una tempesta perfetta alimentata dalla “censura” del ministro Giuseppe Valditara che l’ha bollata come ridicola.

La lettera date alle fiamme davanti al “Da Vinci”

In questo clima ieri gli studenti del Leonardo Da Vinci hanno trovato uno striscione del Blocco Studentesco davanti alla loro scuola destinato proprio alla preside, Annalisa Savino, oltre alle immagini (diffuse sui social) della circolare bruciata scritta proprio dalla dirigente scolastica. Per sostenere la preside, è stata avviata anche una raccolta firme tra i genitori di varie scuole che ha raggiunto quota 80mila adesioni.

Il punto sulle indagini

Sul fronte delle indagini, sempre ieri la polizia ha perquisito i sei studenti protagonisti degli scontri davanti al “Michelangelo”. Cambiano anche le accuse nei loro confronti: le lesioni aggravate dall’aver agito in più persone, nei confronti di minori, nei pressi di un luogo “sensibile” come appunto la scuola.

Mobilitazione contro il ministro Valditara

Intanto questa mattina studenti e studentesse della Rete degli Studenti Medi si sono riuniti davanti alle loro scuole per chiedere le dimissioni del Ministro Valditara e dare solidarietà alla dirigente scolastica e ai ragazzi del Liceo Michelangiolo di Firenze. “A 6 giorni dal pestaggio squadrista, dai banchi del governo nemmeno una parola di condanna o una richiesta di verifiche. L’unico ad esprimersi è stato appunto
Valditara, che però ha minacciato la preside che aveva preso posizione contro la violenza e a favore della costituzione. ”È inaccettabile che il governo non riconosca e condanni una violenza di questo tipo – spiegano in una nota gli studenti della Rete degli Studenti Medi del Lazio – ma è ancora più grave che un Ministro dell’Istruzione provi a limitare la libertà di espressione di un dirigente scolastico. È ormai del tutto evidente che oltre a dichiarazioni che vanno dal bizzarro all’inaccettabile e un disegno della scuola escludente, il Ministro non abbia intenzione di agire sulle priorità degli studenti e delle studentesse. Non sui PCTO, non sulla Salute Mentale, non sull’edilizia scolastica. Ora la misura è colma, Valditara deve dimettersi”.

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