Alluvione, la lettera della preside di Faenza ai prof: “Vi prego, niente verifiche e interrogazioni agli studenti”

Paola Falcioni, dirigente dell’istituto superiore “Torricelli Ballardini” ha scritto ai docenti della sua scuola per invitarli a non effettuare interrogazioni e verifiche al rientro in classe dopo l’emergenza provocata dall’alluvione che ha colpito la città romagnola. “I ragazzi al pomeriggio devono aiutare chi ha bisogno. Le priorità sono altre”.

Una lettera ai docenti del liceo “Torricelli Ballardini” di Faenza per invitarli a lasciare, almeno temporaneamente, da parte interrogazioni e verifiche. È questo il contenuto della lettera che Paola Falcioni, dirigente dell’istituto superiore romagnolo, ha inviato a tutti i professori dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna il 16 e il 17 maggio scorsi.

“I nostri ragazzi e le nostre ragazze – ha spiegato la preside – hanno vissuto le nostre stesse emozioni, sicuramente amplificate perché non ancora in grado di gestire completamente le proprie fragilità e quando torneranno a scuola è necessario che trovino docenti capaci di accompagnarli e comprenderli in questo passaggio difficile della loro adolescenza”.

“Purtroppo, questi anni ci hanno consegnato generazioni ferite prima dal Covid e ora dall’alluvione – ha scritto la dirigente scolastica – c’è uno spartiacque tra il prima e il dopo il 16 maggio e questo non possiamo ignorarlo ed è nostro dovere non ignorarlo. La priorità, in questo momento, è lasciare da parte verifiche e valutazioni, i ragazzi non solo hanno la testa da un’altra parte, ma il pomeriggio hanno bisogno di andare ad aiutare chi è in difficoltà, hanno bisogno di aiutare la loro gente, la città ferita a rialzarsi, hanno bisogno di fare la loro parte. Occorre lasciare da parte le interrogazioni e puntare a parlare con alunni e alunne di quello che è accaduto. A settembre penseremo a recuperare il percorso di apprendimento interrotto”.

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