Alle prossime elezioni politiche anche i 18enni potranno votare per il Senato

Sono scaduti ieri i termini per la richiesta di referendum sulla riforma costituzionale che ha avuto un ampio consenso in Parlamento. Cade quindi il divieto, contenuto nella Costituzione, di voto per il Senato della Repubblica di chi avesse meno di 25 anni.

È scaduto ieri il termine di tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 13 luglio, per chiedere un referendum sulla revisione costituzionale che dà anche ai 18enni, circa quattro milioni di elettori, il diritto di voto al Senato della Repubblica. Dalle prossime elezioni politiche, dunque, anche chi è appena diventato maggiorenne potrà votare, non solo per la Camera dei deputati, ma anche per il Senato. Fino ad oggi, infatti, il voto per il Senato era riservato a chi aveva compiuto 25 anni.

Il testo, in seconda deliberazione, era stato approvato il 9 giugno 2021 alla Camera e l’8 luglio al Senato. Non essendovi stata nessuna richiesta, entro pochi giorni vi sarà quindi la pubblicazione definitiva in Gazzetta. “Si tratta di un’importante estensione dei diritti politici e una saggia scelta che allontana il rischio di maggioranze diverse tra Camera e Senato, che è nata grazie a un’ampia convergenza parlamentare” dichiarano il deputato Stefano Ceccanti (che è stato relatore alla Camera), il deputato Andrea Giorgis (responsabile per le questioni istituzionali della segreteria Pd) e il senatore Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali e relatore al Senato.

“Sono davvero onorato di aver messo la firma su un cambiamento, apparentemente piccolo, che qualcuno a un certo punto voleva fermare. Noi siamo andati avanti con determinazione e grazie al metodo delle riforme puntuali abbiamo cambiato davvero la Costituzione. Ora diventa ancora più centrale la questione del voto di milioni di cittadini e lavoratori fuorisede. Le istituzioni devono garantire concretamente il loro diritto di voto, pensando anche a sistemi innovativi come il voto elettronico in fase di sperimentazione” ha aggiunto Giuseppe Brescia del MoVimento 5 Stelle, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e primo firmatario della proposta di legge costituzionale per il voto ai 18enni al Senato.

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