Roma, Torino, Milano. Sempre le stesse scene: studenti caricati dalle forze dell’ordine. Non mancano i momenti di tensione nell’inverno delle proteste studentesche. Le manifestazioni di questi ultimi giorni sono caratterizzate da episodi discutibili, che provocano non poche polemiche. Da un lato gli studenti, che rivendicano il loro diritto a manifestare, dall’altro la Polizia.
Dopo gli scontri nell’assurda mattinata alla Sapienza, quando la celere caricò fin dentro la città universitaria, fermando 3 studenti, e le agitazioni a Torino, con scene simili, ieri è toccato a Milano. Luogo degli scontri il palazzo della Regione Lombardia, dove gli studenti sono arrivati in corteo lanciando uov e bottiglie di vernice.
Quattro di loro, accompagnati da due insegnanti, sono riusciti ad entrare nella sala del Consiglio Regionale con uno striscione, riuscendo a interromperne i lavori.
“Maroni è peggio di Formigoni” – questi gli slogan urlati dagli studenti, che protestano contro il bilancio in fase di approvazione della Regione Lombardia, che prevede una serie di tagli per le scuole pubbliche, a fronte di continui finanziamenti a quelle private.