Roma, Torino, Milano: gli studenti caricati dalla polizia. “Abbiamo il diritto di manifestare”

TORINO - SCONTRI TRA STUDENTI E FORZE DELL'ORDINE

Roma, Torino, Milano. Sempre le stesse scene: studenti caricati dalle forze dell’ordine. Non mancano i momenti di tensione nell’inverno delle proteste studentesche. Le manifestazioni di questi ultimi giorni sono caratterizzate da episodi discutibili, che provocano non poche polemiche. Da un lato gli studenti, che rivendicano il loro diritto a manifestare, dall’altro la Polizia.

Dopo gli scontri nell’assurda mattinata alla Sapienza, quando la celere caricò fin dentro la città universitaria, fermando 3 studenti, e le agitazioni a Torino, con scene simili, ieri è toccato a Milano. Luogo degli scontri il palazzo della Regione Lombardia, dove gli studenti sono arrivati in corteo lanciando uov e bottiglie di vernice.

Quattro di loro, accompagnati da due insegnanti, sono riusciti ad entrare nella sala del Consiglio Regionale con uno striscione, riuscendo a interromperne i lavori.

“Maroni è peggio di Formigoni” – questi gli slogan urlati dagli studenti, che protestano contro il bilancio in fase di approvazione della Regione Lombardia, che prevede una serie di tagli per le scuole pubbliche, a fronte di continui finanziamenti a quelle private.

Il finanziamento per le borse di studio (Assegni di studio individuali a studenti meritevoli), ad esempio, è stato completamente tagliato. In pratica non esiste voce in bilancio. Nessuna borsa di studio, nessun fondo.Così come i buoni scuola a disposizione delle paritarie, che passano dai 33 milioni stanziati in bilancio per quest’anno ai 30 dell’anno prossimo. Un calo lievissimo, che non incide più di tanto. E i fondi per le pubbliche? Passano dai 23 milioni del 2013 ai soli 5 del 2014.

“La Lombardia non solo appare sorda ad ogni ipotesi di incremento delle risorse in materia di diritto allo studio, ma si ostina con politiche classiste” – sottolineano dalla Flc-Cgil.
“Quando si taglia si fanno scelte dolorose” – ha commentato l’assessore regionale all’Istruzione, Valentina Aprea: “I fondi tolti in certe voci rientrano tutti attraverso il sostegno alle famiglie disagiate e le premialità specifiche per singoli istituti. La promessa, comunque, è che le borse di studio universitarie non vengano toccate. Non sarà certo questa giunta a far venire meno il pluralismo educativo, siamo in piena continuità con l’amministrazione precedente. Vorrebbero imporre una scuola uguale per tutti, per noi invece le tradizioni vanno rispettate”.
Raffaele Nappi
Il finanziamento per le borse di studio (Assegni di studio individuali a studenti meritevoli) è stato completamente tagliato. In pratica non esiste voce in bilancio. Nessuna borsa di studio, nessun fondo. Zero. – See more at: https://corriereuniv.it/2013/12/lombardia-ecco-i-fondi-alle-scuole-private-le-tradizioni-vanno-rispettate/#sthash.b9vuAqVS.dpuf
“Maroni è peggio di Formigoni”, gli slogan urlati dagli studenti, che spiegano: “Salvi i fondi per le scuole private, falcidiati quelli per le pubbliche”. Le voci incriminate del bilancio di previsione regionale 2014-2016 sono tre. E raccontano come a fronte di una semi scomparsa dei contributi al pubblico, si confermano invece quelli ai privati. – See more at: https://corriereuniv.it/2013/12/lombardia-ecco-i-fondi-alle-scuole-private-le-tradizioni-vanno-rispettate/#sthash.b9vuAqVS.dpuf
“Maroni è peggio di Formigoni”, gli slogan urlati dagli studenti, che spiegano: “Salvi i fondi per le scuole private, falcidiati quelli per le pubbliche”. Le voci incriminate del bilancio di previsione regionale 2014-2016 sono tre. E raccontano come a fronte di una semi scomparsa dei contributi al pubblico, si confermano invece quelli ai privati. – See more at: https://corriereuniv.it/2013/12/lombardia-ecco-i-fondi-alle-scuole-private-le-tradizioni-vanno-rispettate/#sthash.b9vuAqVS.dpu
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