6mila studenti brasiliani in Italia entro il 2014

Sono circa 6mila gli studenti e ricercatori brasiliani a cui si apriranno le porte di università ed enti di ricerca italiani entro il 2014. È quanto prevede l’intesa firmata oggi all’Ambasciata del Brasile a Roma tra il presidente del Coordinamento di Perfezionamento del Personale di Livello Universitario (CAPES) Jorge Guimarães, il presidente del Consiglio Nazionale di Sviluppo Scientifico e Tecnologico (CNPq) Glaucius Oliva e le università e le istituzioni di ricerca italiane. CAPES e CNPq sono i principali organi del Governo brasiliano per l’incentivazione della mobilità accademica e della ricerca.

L’obiettivo è sviluppare anche nel nostro Paese l’iniziativa “Scienza senza Frontiere”, promossa dal Presidente del Brasile Dilma Rousseff, attraverso cui il Governo brasiliano prevede di concedere, nei prossimi quattro anni, 75mila borse a studenti e ricercatori per studi in centri di eccellenza all’estero, in aree giudicate prioritarie per lo sviluppo del Brasile. Tra le destinazioni considerate strategiche figurano dunque anche le università e gli enti di ricerca del nostro Paese, dove ricercatori italiani e brasiliani potranno facilmente lavorare insieme.

L’intesa è stata formalizzata nel corso dell’inaugurazione di un seminario sulla cooperazione nel campo dell’istruzione universitaria e della ricerca tra il Brasile e l’Italia, a cui hanno partecipato il Ministro Francesco Profumo, l’Ambasciatore del Brasile in Italia José Viegas Filho e i rettori e i dirigenti delle principali università e istituzioni di ricerca italiane.

Il MIUR e l’Ambasciata del Brasile in Italia sono impegnati affinché l’intesa di oggi consenta di riorganizzare la cooperazione tra i due Paesi nel campo dell’istruzione universitaria e della ricerca, e possa servire da modello per diffondere l’iniziativa “Scienza senza Frontiere” anche in altri Paesi europei.

“L’opportunità fornita dal governo brasiliano ai suoi giovani studenti e ricercatori rappresenta un’occasione importante per chi vuole fare ricerca in modo moderno, mescolando il sangue e le esperienze. L’Italia è ben felice di poter partecipare a questo esperimento che porterà benefici per tutti, creando un ponte tra Italia e Brasile del quale potranno beneficiare non solo gli studenti e i ricercatori, ma anche le tante imprese dei due Paesi”, commenta il Ministro Profumo.

“Il programma “Scienza senza Frontiere” apre uno spazio preziosissimo per l’affermazione di una delle dimensioni più importanti della partnership strategica tra il Brasile e l’Italia. – dichiara l’Ambasciatore José Viegas Filho – Ne trarranno vantaggio tutti: i sistemi universitari brasiliano e italiano, per l’opportunità di una maggiore conoscenza reciproca e di realizzazioni congiunte; le comunità imprenditoriali, per gli avanzamenti generati nel campo dell’innovazione; e le istanze governative, per l’occasione di lavorare insieme nell’ambito di un progetto all’altezza dell’amicizia storica che unisce le società brasiliana e italiana”.

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